Persico trota
Morfologia:
Il persico trota è specie originaria del Nord America e diffusa dal Canada Meridionale al Messico, è stata introdotta in europa nel 1883, in alcuni laghi della Germania e dell'Austria. La presenza in Italia risale agli inizi del 1900 con l'immisione nei laghi di Monate e di Varano. In seguito è stato introdotto in varie regione italiane e attualmente è diffuso su tutto il territorio nazionale in stagni, laghi e fiumi di pianura. Il Persico Trota ha un corpo allungato ed appiattito; caratteristica è la bocca molto grande (da cui deriva il nome comune di " boccalone" ) provvista di denti idonei ad afferrare le prede, ma non a masticarle. Sono presenti due pinne dorsali separate fra loro, la prima sorretta da raggi duri e spiniformi, la seconda da raggi molli. Il colore del dorso è grigio-verde mentre i fianchi sono più chiari e riflettono tonalità argentee.
Ecologia e alimentazione:
Il Persico Trota predilige acque calde, a corso lento, stagnanti e ricche di vegetazione. I giovani manifestano un comportamento gregario che viene mantenuto in misura minore anche dagli adulti. Il persico trota è un predatore che caccia pesci, rane, girini, crostacei ed anche insetti (libellule) che cattura in superficie.
Accrescimento e riproduzione:
I dati di accrescimento della specie riportati dalla bibliografia indicano i seguenti valori: al primo anno viene raggiunta la lunghezza di 17 cm, 30-35 al terzo, 40-45 al quinto e 50-55 al settimo. La riproduzione si verifica nel periodo compreso fra maggio e luglio. In questo periodo il maschio scava un nido fra la vegetazione del fondo dove riceve diverse femmine che in esso depongono le uova. Avvenuta la deposizione è il maschio che rimane a "ventilare" e a sorvegliare le uova dagli attacchi di altri predatori fino alla schiusa.
Status della specie:
Il Persico Trota in Provincia di Pesaro Urbino è diffuso in stagni e laghi. Nei Fiumi è solo segnalato limitatamente alle porzioni planiziali dei Fiumi Foglia e Metauro.