Gambusia

Morfologia:
La gambusia è specie originaria degli Stati Uniti, del Messico e di Cuba. In Italia è stata introdotta nel 1922 nel Lazio e diffusa successivamente nelle zone malariche per controllare l'espansione delle zanzare poiché si pensava che la gambusia si nutrisse attivamente delle loro uova e larve. La gambusia è un piccolo pesce che presenta testa piccola rispetto al resto del corpo ed appiattito dall'alto verso il basso con la rima boccale piccola e supera. Le pinna dorsali e caudali presentano una fitta punteggiatura nera, mentre le pinne pettorali ed anale appaiono semitrasparenti.
Le femmine presentano il ventre ingrossato ed una caratteristica macchia scura sui fianchi; i maschi , più snelli e di minori dimensioni, si riconoscono per avere la pinna anale modificata in gonopodio, struttura deputata all'introduzione dei gameti maschili all'interno degli ovidutti della femmina. La specie è oggi diffusa ovunque nelle zone pianeggianti.

Ecologia e alimentazione:
E'una specie dalla grande facilità di adattamento ai diversi ambienti, sia di acqua dolce che salmastra, prediligendo comunque ambienti dalle acque calde e ferme, ricche di vegetazione.E' presente in stagni, laghi, canali di bonifica e fossi irrigui. Può sopportare temperature di oltre 40 gradi e tassi di ossigeno disciolto molto bassi. L'alimentazione è onnivora comprendendo sia invertebrati che sostanze vegetali.

Accrescimento e riproduzione:
Le taglie sono variabili a seconda dell'età e del sesso, le femmine raggiungono i 6 cm. di lunghezza massima, i maschi arrivano a malapena a   3 cm. Il periodo riproduttivo è esteso da maggio a settembre qualora le temperature si mantengano al di sopra dei 21 gradi, al di sotto non si manifestano accoppiamenti. Una stessa femmina può ovulare ogni mese fino a 80-100 uova che trattiene all'interno del corpo fino alla schiusa.

Status della specie:
In Provincia di Pesaro Urbino la gambusia si presenta come rara ed occasionale nelle acque correnti.

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