La Direttiva“Habitat” (92/43/CEE) prevede che gli Stati membri adottino, nei Siti Natura 2000, delle “Misure di conservazione” e all’occorrenza dei “Piani di gestione” per evitare il degrado degli habitat e la perturbazione delle specie. Le misure sono elaborate nella loro forma definitiva, nel rispetto:

a) delle linee guida per la gestione dei siti di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio 3 settembre 2002 (Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000);

b) dei criteri minimi uniformi statali atti a garantire la coerenza ecologica e l’uniformità della gestione sul territorio nazionale, e a quanto disposto dalla normativa comunitaria e statale di recepimento; c) degli indirizzi metodologici per la predisposizione delle misure di conservazione e dei piani di gestione dei siti Natura 2000 (DGR n. 447 del 15/03/2010)

L’Art. 11 della suddetta Direttiva prevede che gli Stati membri garantiscono la sorveglianza dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di cui all'articolo 2, tenendo particolarmente conto dei tipi di habitat naturali e delle specie prioritarie;

Per raggiungere tale obiettivo la Direttiva Habitat dispone che, in base alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali e delle specie di interesse comunitario presenti nei siti, siano definite le Misure di Conservazione necessarie a garantire il loro mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente, considerando anche le esigenze economiche, sociali e culturali, nonché le particolarità regionali e locali;

La gestione delle aree della Rete Natura 2000 ai sensi dell’art. 24 della L. R. 12 giugno 2007, n.6, spetta:

  • agli enti di gestione delle aree naturali protette di cui alla legge 6 dicembre 1991, n. 394, ed alla L.r. 28 aprile 1994, n. 15, per i siti o per le porzioni dei medesimi ricadenti all'interno del perimetro delle aree naturali medesime;
  • alle Unioni Montane per i siti ricadenti interamente nel loro territorio;
  • alle Province, per i siti diversi da quelli di cui alle lettere a) e b).

La redazione delle Misure di conservazione è derivata non solo dalla necessità di individuare delle modalità gestionali di habitat e specie che garantiscano il raggiungimento degli obiettivi di tutela fissati dalla Direttiva Habitat, ma anche dalla necessità di verificare la coerenza della pianificazione e programmazioni vigenti con le finalità di tutela dei Siti;

Inoltre, le Misure di Conservazione, oltre a essere direttamente funzionali alla tutela dei siti, rappresentano un importante volano per accrescere la consapevolezza sociale verso le tematiche di tutela della natura e dell'identità rurale, a garanzia di una gestione sostenibile dei Siti, e strumento promotore di azioni di fruizione ecocompatibile degli habitat e di valorizzazione economica del territorio.

DIRETTIVA 92 43 CEE  [pdf - 190 KB]
 
 
 
 
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