Bacino del Marecchia

Sono coinvolti i seguenti territori comunali:


Casteldelci – Località Schigno: Abitato ubicato su una paleofrana in parte riattivata dall’azione erosiva esercitata al piede dal Torrente Senatello.


Pennabilli – Località Capoluogo: Il centro storico è ubicato su una placca rocciosa inglobata in terreni argillosi interessata da crolli , espandimenti e da scivolamenti.
Pennabilli – Località Cà Romano: L’abitato è situato su un versante costituito da depositi detritici e soggetto ad erosione al piede da parte del Torrente Storena.
Pennabilli – Località Soanne: L’abitato è situato su una placca calcareo-marnosa altamente fratturata, poggiante su di un substrato prevalentemente argilloso soggetto a dissesti imputabili ad erosione ed infiltrazioni di acqua.


S. Agata Feltria – Località Capoluogo: Il versante a metà del quale sorge l’abitato, è caratterizzato, per tutta la sua estensione , da una grande frana tipo colata che in passato ha più volte danneggiato gravemente l’abitato. Nell’arco di 400 anni si sono registrati dodici eventi franosi che hanno provocato distruzioni del patrimonio edilizio e storico; almeno quattro di essi (1561-1604-1815-1934) hanno raggiunto S. Agata, dividendola in due parti, distruggendo una parte dell’abitato e coinvolgendo anche il pendio posto più a valle.
S. Agata Feltria – Località Casalecchio: Il dissesto coinvolge una porzione di versante in sinistra idrografica del fiume Marecchia, a valle dell’abitato di Casalecchio, per un dislivello di circa 100 metri. La sua evoluzione regressiva minaccia alcune abitazioni.
S. Agata Feltria – Località S. Donato: Il movimento ha causato danni alla sede stradale e ad alcuni edifici di S. Donato. Nell’area circostante l’abitato sono presenti diffusi dissesti, coalescenti con quello considerato, che coinvolgono ampie porzioni di versante.
S. Agata Feltria – Località Maiano : Il crinale roccioso su cui sorge l’abitato di Maiano è caratterizzato da diffusi fenomeni franosi tipo crolli e scivolamenti. I fenomeni di crollo sono attivi principalmente lungo la scarpata a SO della Chiesa e lungo la parete che fiancheggia l’ex scuola elementare ed una serie di edifici.
S. Agata Feltria – Località Sapigno Pietrabassa: La località è interessata da tre distinte situazioni di instabilità : crolli delle pareti rocciose in corrispondenza dell’impluvio ove si realizza la risorgenza del Fosso di Gombone ; disfunzioni del drenaggio idrico ipogeo e colassamento di cavità carsiche nella zona subpianeggiante sulla quale sorge l’abitato; scivolamenti delle coperture detritiche a monte di Sapigno.
S. Agata Feltria – Località Rocca Pratiffi: Rocca Pratiffi è ubicata sulla sommità di un rilievo calcareo interessato da fenomeni di crollo , mentre la strada di accesso è interessata da scivolamenti su entrambi i versanti.
S. Agata Feltria – Località Villa Pereto: La parte alta del bacino Fosso della Rocca presenta uno stato di dissesti diffusi ; alcuni di questi giungono fino al crinale interessando la viabilità , le abitazioni e le attività produttive sorte ai margini del bacino.
S. Agata Feltria – Località Petrella Guidi: L’evoluzione regressiva dei dissesti di un bacino impostato su terreni argillosi ha determinato lo scalzamento del blocco calcareo sul quale è sorto il paese facendo crollare alcune porzioni delle mura del castello e determinando lesioni ad alcuni edifici.


Maiolo – Località Cà Migliore: Il versante sul quale è attestata la frazione di Cà Migliore è interessato da una frana attiva il cui movimento retrogressivo minaccia alcune abitazioni.


Novafeltria – Bacino del Rio Rosso: Il bacino del Rio Rosso è caratterizzato , soprattutto nella parte medio-alta, da una situazione di dissesti molto diffusi aggravata dall’azione erosiva esercitata dal Rio Rosso e dai suoi tributari.
Novafeltria – Località Perticara: La frazione di Perticara è situata ai piedi del Monte Aquilone, costituito da arenarie del Pliocene caratterizzate da fatturazioni legate agli eventi tettonici , che hanno comportato, nel corso degli anni, la disarticolazione di diversi blocchi di notevoli dimensioni.
Novafeltria – Località Sabbioni: Una porzione del centro abitato di Novafeltria è interessato da movimenti franosi i cui effetti si sono manifestati con avvallamenti lungo alcuni tratti stradali, lesioni ad edifici e alle opere di sostegno esistenti.
Novafeltria – Località Sartiano: Il fenomeno franoso che presenta maggiore criticità interessa il versante subito a nord dell’abitato di Sartiano, in sinistra idrografica del Fiume Marecchia , coinvolgendo la strada di accesso all’abitato stesso.
Novafeltria – Località Torricella: Il versante ove è sorto l’abitato di Torricella è interessato da paleofrane soggette a locali riattivazioni.
Novafeltria – Località Libiano: Si tratta di più dissesti , recenti ed antichi , che hanno coinvolto la porzione di versante in corrispondenza dell’abitato di Libiano, sulla sinistra idrografica del Fiume Marecchia.
Novafeltria – Località Cà Gianessi: Il movimento franoso interessa una porzione di versante tagliata in due punti dalla Strada Provinciale Santagatese, unica struttura viaria che collega il fondovalle coi territori di Perticara e Sant’Agata.
In corrispondenza del tratto di strada provinciale che scorre sul crinale è localizzata la corona del dissesto che poi si estende lungo un impluvio fino a raggiungere, più a valle, di nuovo la S.P. dove questa interseca l’impluvio stesso.


Talamello – Località Campiano: Il rio che drena le acque di un ampio bacino calanchivo in sinistra idrografica , prima di sfociare nel Marecchia , attraversa la zona artigianale ed industriale di Talamello con un collettore di dimensioni inadeguate.
Talamello – Località Cà Francescone: Cà Francescone è sorto a cavallo della S.P. che collega Talamello a Sant’Agata . La porzione di versante che si estende tra la S.P. ed il Rio Rosso è interessata da un movimento franoso che ha determinato lesioni ad alcuni edifici.


San Leo – Località Capoluogo: La rupe sulla quale è sorto l’abitato di S. Leo è interessata da diffusi movimenti franosi che interessano sia la placca calcareo-arenacea con crolli e ribaltamenti di roccia, sia il substrato con scorrimenti e colate di terra.


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