Rio Genica

Il Rio Genica sorge in Comune di Pesaro, in prossimità di Trebbio di Candelara e sfocia nel Mare Adriatico in corrispondenza dello stesso capoluogo di provincia. La superficie del suo bacino idrografico è di circa 25 Kmq, la sua asta principale, che ha una lunghezza di circa 6 Km, è orientata in direzione antiappenninica. Il regime idraulico è di tipo torrentizio. I suoi affluenti principali, dalla destra orografica, sono il Fosso dei Condotti ed il Fosso di Trebbiantico.

Le esondazioni che si verificano alla confluenza tra il Rio Genica ed il Fosso Genica in occasione di eventi meteorologici eccezionali, sono imputabili alla ridotta sezione di deflusso dell’alveo, incapace di accogliere e far defluire le acque verso esso convogliate. Fra le concause del fenomeno risultano di carattere dominante i numerosi interventi antropici effettuati, anche illegalmente, lungo tutto il tratto urbano del Genica, canalizzato e cementato, che riducono la sua sezione rallentando la velocità di deflusso delle acque (già peraltro frenate dalla brusca deviazione, ad angolo retto, che subiscono alla confluenza con il Rio Genica) diminuendone la capacità di smaltimento.

Ulteriori problemi di esondazione, legati alla presenza di manufatti (ponti, finsider) che restringono la sezione di deflusso ed ai fenomeni di rigurgito prodotti dalle fognature che recapitano sul Genica, esistono in prossimità del ramo di S. Veneranda, in località Pantano, Celletta, via Belgioioso ed in località S. Veneranda, dove i problemi di e fondazione sono legati a scarsa manutenzione dell’alveo e/o regimazione dei versanti, presenza del ponte di S. Castagni con impalcato basso e parzialmente interrato, vicinanza degli edifici al corso d’acqua con problemi di smaltimento delle fognature.

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