Fiume Cesano

La pendenza media del Fiume Cesano, maggiore degli altri bacini presi in considerazione, determina tempi di propagazione delle onde di piena abbastanza rapidi per effetto della più elevata velocità di deflusso delle acque (il tempo di corrivazione risulta pari a circa 8 ore) e quindi più rilevanti pericoli di interessamento delle aree contermini.


Le particolari condizioni attuali dell’alveo, soprattutto nella porzione terminale, ricca di depositi ghiaiosi recenti che innalzano il letto del corso d’acqua, favoriscono lo sviluppo di esondazioni anche in presenza di portate di piena non eccezionali. Eventi meteorologici di particolare rilievo sono stati registrati negli anni 1940, 1955, 1976, 1982, 1986, 1990, 1991, mentre un valore relativo sulle portate massime verificatesi può essere dedotto sulla base della documentazione esistente relativa ad eventi particolarmente violenti quale quello verificatosi nel 1986, quando, al ponte della ferrovia presso la foce, il livello idrometrico ha raggiunto quasi il piano ferroviario.


Il tratto di maggiore criticità del corso d’acqua risulta peraltro quello terminale in relazione alla presenza dei ponti della ferrovia e della strada statale, la cui anche parziale ostruzione potrebbe determinare fenomeni di rigurgito nelle aree a monte. Sempre in sponda sinistra l’argine tra i due ponti è interessato inoltre dalla presenza di una “portella“ di cui andrebbe verificata la tenuta e la chiusura in caso di piena. Nelle zone a valle del rilevato della linea ferroviaria l’esondabilità potrebbe derivare infine dall’interferenza tra eventi di piena eccezionali e mareggiate.


torna all'inizio del contenuto