Fondi strutturali comunitari per il periodo 2000/2006

Proposta di zonizzazione delle aree ammissibili all'obiettivo 2

Ai sensi dell'art. 4 del reg. (CE) 1260/99.

Delib. Amm.va del cons. regionale n. 262 del 13.08.99

Il Regolamento (CE) n. 1260/1999 reca disposizioni generali sui Fondi strutturali e all’art. 4, comma 1, dispone che le regioni in cui si applica l’obiettivo 2 sono quelli aventi problemi strutturali la cui riconversione economica e sociale deve essere favorita.

Il medesimo art. 4 del sopracitato reg. (CE) 1260/99, ai commi 5-9 definisce i criteri di ammissibilità delle aree geografiche ammissibili all’obiettivo 2 per il periodo 2000/2006, relativi in particolare alle zone industriali, rurali, urbane e dipendenti dalla pesca che nell’ambito del territorio regionale si trovano in una situazione di crisi, nonché i requisiti aggiuntivi che giustificano l’estensione del territorio eleggibile.

Il Consiglio Regionale, con delibera Amministrativa n. 262 del 13.08.99, ha approvato la proposta di zonizzazione delle aree ammissibili all’obiettivo 2 per il periodo 2000/2006, di cui agli allegati 1, 2, 3, 4 e 5 in quanto soddisfano i criteri previsti dai commi 5, 6, 8 e 9 dell’art. 4 del regolamento (CE) n. 1260/99 recanti rispettivamente i requisiti geografici di ammissibilità per le zone in fase di mutazione socioeconomica nel settore dell’industria, per le zone rurali, per le zone dipendenti dalla pesca e i requisiti aggiuntivi che giustificano l’estensione del territorio eleggibile all’obiettivo 2.
Il Consiglio ha inoltre preso atto, ai sensi di quanto disposto al paragrafo 2 dell’art. 6 del citato regolamento comunitario, del fatto che le zone cui si applicano nel 1999 gli obiettivi 2 e 5b in virtù del regolamento (CEE) 2052/88 e che non figurano tra le zone ammissibili al nuovo obiettivo 2 di cui agli allegati 1-5, beneficiano del sostegno transitorio del FESR nel quadro dell’obiettivo 2 per il periodo 2000/2005.

La deliberazione relativa alla proposta di zonizzazione obiettivo 2 per la Regione Marche è stata trasmessa al Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione, ai fini del successivo inoltro alla Commissione CE ed è stato dato mandato alla Giunta regionale per il tramite del Servizio Politiche comunitarie, di compiere gli adempimenti relativi all’iter negoziale con il Ministero del Bilancio e della Programmazione economica e in seconda istanza con la Commissione CE, fino all’adozione definitiva della decisione comunitaria di eleggibilità delle aree proposte all’obiettivo 2.

In base alle indicazioni contenute nel regolamento (CEE) 2052/88 era stato possibile far rientrare nell’obiettivo 5b tutti i Comuni appartenenti alle Comunità Montane della Provincia di Pesaro e Urbino. Con la nuova proposta di zonizzazione formulata in base ai criteri stabiliti dal Regolamento (CE) n. 1260/1999 alcuni Comuni dell’entroterra risultano esclusi in tutto (Acqualagna, Fermignano, Maiolo, Mondavio, Montecalvo in Foglia, Montegrimano, Montemaggiore al Metauro, Novafeltria, Petriano, Piagge, Saltara, San Leo, San Lorenzo in Campo e Talamello) od in parte (Lunano, Montecopiolo, Peglio, Pian di Meleto, Pietrarubbia, Sant’Angelo in Vado e Urbania) dai finanziamenti stabiliti dai nuovi fondi strutturali comunitari. A parziale compensazione di ciò per gli stessi Comuni è stato previsto che beneficino, anche in questo caso in tutto od in parte, del sostegno transitorio del FESR nel quadro dell’obiettivo 2 per il periodo 2000/2005.

Infine sono parzialmente ricompresi nelle aree ammissibili all’obiettivo 2 per il periodo 2000/2006 il Comune di Fano (limitatamente all’area portuale in quanto zona dipendente dalla pesca) e quello di Mondolfo (zone industriali appartenenti ad un unita’ territoriale di livello NUTS III in possesso dei requisiti B) e C) di cui al paragrafo 5 dell’art. 4 del regolamento (CE) n. 1260/99 con un tasso di disoccupazione inferiore alla media comunitaria e compreso tra lo 0,80 e lo 0,72).

Tabella e cartina (mancano)

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