Appunti per una politica di sviluppo e valorizzazione della val cesano

Il Presente documento è stato redatto dal Dirigente Arch. Roberto Biagianti sulla base delle indicazioni fornite dal Presidente e con il contributo delle strutture dei Servizi Urbanistica, Ambiente, Uso del Suolo, LL.PP., Trasporti, Formazione e Politiche Sociali.

Premessa

Inquadramento socio-economico

Lo stato delle strategie programmatiche

  • L'Ambiente e l'Assetto Idrogeologico
  • Lo Sviluppo Urbanistico
  • Le Infrastrutture di Collegamento
  • Beni Storico-Culturali-Ambientali e Turismo
  • Le Politiche Socio-Sanitarie
  • La Formazione Professionale ed il Collocamento
  • Gli Sportelli Unici per le Attività Produttive
  • Stralcio delle tavole di progetto del P.T.C.

Premessa

I presenti appunti hanno solo il significato di costituire un sintetico pro memoria dei Programmi, Progetti ed Indirizzi già formalmente definiti o in via di definizione sui possibili e auspicabili interventi significativi che possono svolgere un ruolo strategico per la valorizzazione e sviluppo del territorio della Val Cesano.

In questo senso essi possono costituire un utile contributo al dibattito ed il confronto da tempo aperto ai vari livelli su tali questioni.
Il momento è quanto mai opportuno e propizio anche alla luce dell’avvio di importanti strumenti di intervento quali quelli legati alla gestione dei Fondi Strutturali e del Piano di Sviluppo Rurale, nonché del Patto Territoriale dell’Appennino Marchigiano, che interesseranno estese e significative parti del territorio vallivo.

Inoltre lo stesso Piano Territoriale di Coordinamento provinciale vigente, relativamente alle grandi scelte di riorganizzazione e valorizzazione, da alcune prime importanti risposte che possono e devono costituire punti di riferimento alla nostra azione, la quale nel momento stesso in cui nel suo sviluppo si precisa e sostanzia sempre di più in interventi ed iniziative concrete, può contribuire ad arricchire i contorni e gli scenari al momento prefigurati dal P.T.C. .

Già in questo nostro incontro, sono sicuro, potranno individuarsi ed essere definiti nuovi spunti, indirizzi ed idee utili sia all’azione pubblica che privata.

IL PRESIDENTE
Sen. Palmiro Ucchielli

Inquadramento socio-economico

La realtà territoriale della Val Cesano, in questi ultimi decenni, si è contraddistinta, nel panorama provinciale, come una delle realtà più deboli dal punto di vista sia sociale che economico, in modo particolare per quanto riguarda i Comuni montani fra cui in primo luogo Pergola la cui crisi era arrivata a mettere decisamente in discussione il suo ruolo storico di primario centro direzionale di riferimento per tutta la media ed alta valle.

Per fortuna i processi di inversione innescatisi in questo ultimo decennio, favoriti senza dubbio anche dalla azione di tutte le amministrazioni locali, stanno producendo, pur sempre in una situazione complessa e contraddittoria, fenomeni di recupero positivi confortanti, su cui conviene riflettere attentamente per rendere ancora più incisivi gli effetti dei nostri interventi inquadrandoli necessariamente in una logica sinergica, in modo tale da ridurre al massimo le politiche settoriali ed episodiche ed in quanto tali dispersive.

A conferma di quanto sopra detto, si ricorda che mentre nel decennio 81-91, solo i Comuni di Mondolfo, Monteporzio e S. Costanzo risultavano avere un trend positivo dal punto di vista demografico, nel periodo ricompreso fra il 91-98, anche i comuni di Orciano, Mondavio, Frontone e S.Lorenzo in Campo risultano presentare leggeri ma significativi ed importanti incrementi.

Inoltre gli stessi comuni di Fratte Rosa e Pergola, pur mantenendo un trend negativo, fanno registrare evidenti segnali di tendenza all’arresto di un fenomeno verso l’esodo e l’abbandono che sembrava fino a non molto tempo fa irrefrenabile.

Prendendo in considerazione anche il parametro del tasso migratorio, che per alcuni aspetti risulta ancora più indicativo, registriamo che questo risulta positivo per i comuni di Frontone, Mondolfo, Monteporzio, S. Lorenzo in Campo, S. Costanzo, Orciano, Mondavio, Fratte Rosa e Pergola.

Un aspetto nuovo, con cui anche i comuni del Cesanense si trovano a misurarsi, è quello della presenza di cittadini stranieri residenti, che incomincia ad essere significativa soprattutto per alcune realtà come Barchi, Fratte Rosa ed Orciano, i cui valori si attestano su quello medio provinciale pari al 2,33 % della popolazione residente; per gli altri comuni al 1999 si registravano invece valori sensibilmente inferiori ricompresi fra l’1,86 % di Pergola e lo 0,46 % di S. Giorgio.

Per quanto riguarda infine lo sviluppo economico, pur non avendo dati sufficientemente aggiornati, ci sembra che possano essere confermate le tendenze registrate dal P.T.C., che individuava segnali particolarmente interessanti per i comuni di Mondolfo, Monteporzio, Mondavio e S.Lorenzo, ma anche per S. Costanzo e Pergola.

E’ comunque indubbio che se la positività delle controtendenze in atto e sopra accennate verranno opportunamente stimolate con adeguate politiche di strutturazione, tutta la Valle potrà beneficiarne ed inserirsi in una nuova stagione di sviluppo.



VAL CESANO

Popolazione residente
1991

Popolazione residente
1998

Variazione % 91-98

Tasso migratorio
(x 100)

Frontone

1301

1307

0,46

5,4

Mondolfo

10.389

10874

4,67

4,6

Monteporzio

2198

2232

1,55

3,2

San Lorenzo in Campo

3347

3357

0,30

3,1

Pergola

7161

6912

-3,48

2,8

San Costanzo

3975

4022

1,18

2,4

Orciano di Pesaro

2310

2320

0,43

2,3

Mondavio

3812

3827

0,39

1,3

Fratterosa

1093

1052

-3,76

1,0

Barchi

1026

998

-2,73

-0,5

Serra Sant'Abbondio

1299

1234

-5,00

-0,6

San Giorgio

1390

1326

-4,60

-1,6

Totale

39301

39461



Lo Stato delle strategie programmatiche

Di seguito, in modo succinto, evidenziamo i programmi, i progetti, gli indirizzi e le idee al momento maturati o in fase di definizione relativamente alle questioni più significative riguardanti il territorio della Valle; ovviamente tali appunti non hanno la pretesa di essere esaustivi, ma vogliono solo costituire uno spunto di orientamento complessivo in merito a quanto già " in corso d’opera " per proseguire il lavoro insieme in una logica di continuo e costante confronto con il fine ultimo di concertare scelte ed orientamenti comuni.

L’Ambiente e l’Assetto Idrogeologico

Rispetto a tali tematiche primario risulta l’obbiettivo del recupero delle aree degradate con particolare riguardo alle discariche ed alle cave abbandonate, per le quali la Provincia sta valutando di intervenire anche tramite predisposizione di un progetto volto ad attivare le risorse a disposizione con i Fondi Strutturali od altri finanziamenti che saranno resi disponibili.

Nell’ambito delle problematiche delle attività estrattive, oltre al relativo Programma su cui stiamo lavorando in attuazione del Piano Regionale, abbiamo avviato un’azione nei confronti della Regione che tende a modificare la L.R. vigente per permettere la valorizzazione delle attività legate a l’utilizzo delle pietre da taglio, funzionali ad attività artigianali di pregio.

Anche per la Val Cesano riveste particolare rilevanza tutta la problematica del dissesto idrogeologico, che alla luce dell’evoluzione dei fenomeni climatici, impone una politica di prevenzione e di corretto uso del suolo ancora più stringente ed efficace di quelle sino ad ieri ipotizzate.

Alcune regole lapallissiane devono sempre di più tradursi in norme inderogabili; la salvaguardia assoluta delle zone in dissesto o delle aree esondabili, ad esempio, sono parametri che qualificano oramai in modo inequivocabile l’azione delle amministrazioni che non possono più prescindere da un deciso impegno per la difesa e tutela del territorio.

In tale campo oltre al lavoro che stiamo portando avanti con l’Autorità di Bacino della Regione, stiamo attivando per l’intera Provincia un progetto sui più significativi dissesti in atto nel quale stiamo coinvolgendo 10 giovani laureati fra Geologi, Ingegneri, Architetti e Geometri.

Rimanendo in tema di assetto idrogeologico è da evidenziare la questione del Consorzio di Bonifica, per la quale, pur avendo chiaro e lavorando per far si che le sue competenze passino in toto alla Provincia con conseguente scioglimento del Consorzio stesso, al fine di finalizzarne al massimo l’attività e tendere ad una radicale ridefinizione delle contribuenze, abbiamo attivato un protocollo di intesa che sarà nostra cura far rispettare nell’interesse generale dei cittadini.

L’inquinamento delle risorse idriche ed il problema di una loro corretta gestione oltrechè della salvaguardia, è altro obbiettivo primario che implica azioni e strategie multiformi, sia nel campo della depurazione delle acque reflue sia della ristrutturazione delle reti di captazione ed adduzione che al momento spesso risultano essere dei veri e propri colabrodi con livelli di dispersione che mediamente raggiungono anche il 30%; è questo un problema che ci rimanda automaticamente a quello attualissimo della gestione di servizi primari relativi all’Acqua, al Gas ed ai Rifiuti per la qual cosa è stata recentemente istituito l’ATO provinciale presupposto essenziale per portare a compimento un processo di riforma che dia ai cittadini più garanzie sia per quanto riguarda i costi che l’efficienza.

Rispetto ad alcuni aspetti delle problematiche esposte si deve rilevare che finalmente è stato predisposto il Piano di Risanamento delle Acque Regionale e che per i Rifiuti la Provincia ha in avanzata fase de elaborazione il relativo Piano Provinciale.

Lo Sviluppo Urbanistico

L’esperienza ci insegna che programmare correttamente lo sviluppo urbanistico dei nostri territori è il più importante investimento di cui siamo in toto responsabili e padroni, le cui significative "rese" operano nel breve ma ancor più nel lungo termine.

Non è giustificabile in alcun modo un approccio approssimativo e superficiale a tali questioni; il P.T.C. vigente, pur nei suoi limiti, fornisce indirizzi di riferimento ai vari livelli che non possono essere elusi e che comunque garantiscono adeguati e sufficienti margini allo sviluppo legittimo dei comuni, purchè siano sempre salvaguardati i criteri di coerenza e razionalità delle scelte e rispettati i principi fondamentali del corretto uso del territorio e della tutela delle risorse in esso ricomprese.

Ancora, a più di 10 anni dall’approvazione del P.P.A.R. regionale, i Comuni di Frontone, Serra S. Abbondio, Pergola, Fratte Rosa, Mondavio, Orciano e Mondolfo non hanno portato a compimento le procedure di adeguamento del loro strumento urbanistico al P.P.A.R.; è questa una situazione che deve essere rapidamente recuperata se si vuol salvaguardare la propria credibilità.

Infatti l’operazione di adeguamento al P.P.A.R. non è solo importante come momento di ripensamento e ridefinizione dei contesti urbani, ma è primaria e fondamentale occasione di individuazione di tutte le situazioni a rischio nonchè di tutte le risorse ambientali e culturali che vanno adeguatamente tutelate; doveri ed impegni questi che non possono giustificare rinvii o latitanze.

Una sollecitazione doverosa ci sembra essere anche quella di invitare i singoli Comuni ad una comunicabilità ed ad un confronto maggiori sui destini urbanistici di tutto l’asse fondovallivo, al fine di evitare che le logiche spontaneistiche in atto producano la materializzazione di un continuum urbanizzato che, senza capo né coda e cuore, invada, a mo di " blob", tutta la direttrice che da Marotta porta a Pergola.

Le Infrastrutture di Collegamento

L’isolamento della valle è senza dubbio una delle questioni ancora non risolte e di non facile risoluzione, non tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello finanziario.

Nonostante ciò è nostro dovere individuare le soluzioni operative più rispondenti ai bisogni della realtà e predisporre di conseguenza quei progetti che sono la condizione sine qua non per l’attivazione delle eventuali risorse disponibili.

In tal senso ci siamo attivati per ottenere dalla Regione il finanziamento per la progettazione di un tratto della cosiddetta pedemontana che collega Berbentina di Sassofferrato con Cagli; è questa una scelta che riteniamo strategica per mettere in relazione il sistema produttivo della Val Cesano e del Cagliese con quello interessantissimo del Fabrianese.

Rimanendo sempre in tema di viabilità, esiste il problema della nuova cesanense per la quale, anche in questo caso, gli Uffici provinciali stanno predisponendo la progettazione preliminare per l’intero tratto e quella definitiva per la circonvallazione di S.Lorenzo in Campo.

Relativamente alla viabilità costiera, al di là delle previsioni del P.T.C. di arretramento dell’attuale tracciato autostradale, è stato da tempo costituito un tavolo tecnico che vede coinvolti le Provincie di Pesaro ed Ancona ,la Regione, il Comune di Fano, di Mondolfo e Senigallia per il potenziamento di via delle Sterpettine e conseguente interconnessione funzionale con la viabilità del comune di Senigallia.

Inoltre è stato recentemente definito un protocollo di intesa fra i Comuni di Fano, Mondolfo e la Provincia, per una progettazione unitaria del sistema viario di collegamento tra il casello A 14 di Marotta e la S.S.- 16 all’altezza della S.P. 123 S. Costanzo-Torrette.

Queste le scelte programmatiche di ampio respiro al momento maturate e definite relativamente alla nuova viabilità, oltre ovviamente a tutti quegli interventi di miglioramento dell’esistente necessari ed in parte, compatibilmente con le scarse risorse disponibili, avviati come attestato dalla scheda riassuntiva allegata.

Le problematiche dei collegamenti viari si aggangiano anche a quelli non meno importanti relativi ai trasporti pubblici sia su ferro che su gomma.

Relativamente al collegamento ferroviario esistente,i numerosi incontri promossi dopo la paventata chiusura hanno permesso di focalizzare i nodi critici che debbono essere risolti per una sua riqualificazione funzionale e potenziamento in modo da incrementare sia l’utenza reale che potenziale.

Una maggiore integrazione dei servizi gomma-ferro, l’eliminazioni delle attuali sovrapposizioni,una programmazione degli orari in funzione di quelli delle scuole e delle fabbriche,l’integrazione tariffaria, l’aumento delle fermate ferroviarie e la realizzazione di un nodo di scambio bus-treno, sono gli aspetti più significativi focalizzati al momento.

Riteniamo che vada comunque approfondita anche l’idea di un utilizzo della tratta ferroviaria anche ai fini turistico-culturali-ambientali soprattutto nel periodo estivo e nei fine settimana in genere; ciò ci sembra costituire un offerta interessante in quanto originale ed in grado di amplificare in modo sinergico le potenzialità già presenti nei contesti del Fabrianese e del Pergolese, non escludendo fra l’altro per la gestione e promozione dell’iniziativa, una collaborazione pubblico-privato.

Per i collegamenti pubblici su gomma, in attesa della riorganizzazione complessiva del Servizio tramite i Piani di Bacino, sono già state focalizzate alcune modifiche migliorative dell’esistente in particolare per i collegamenti Pergola-Fabriano e S.Lorenzo in Campo-Fossombrone, inoltre con i fondi europei Ob. 2 sarà finanziato il "Nodo di scambio " di Pergola ed è già approvato il progetto e ammesso a finanziamento il "Nodo" di Mondolfo.

Interventi di recente realizzazione lungo le strade provinciali della vallate del cesano

  • S.P. N. 154 "Grazie Ponterio"
    Lavori di ripristino del corpo stradale L. 500.000.000
  • S.P. N. 5 "Mondaviese"
    Lavori di straordinaria manutenzione L. 250.000.000
  • S.P. N. 93 "S.Isidoro"
    Ripristino del manto d'usura L. 50.000.000
  • S.P. N.115 "S. Vittoria"
    Ripristino del manto d'usura L. 20.000.000
  • S.P. N. 41 "Fratterosa"
    Ripristino del manto d'usura L. 50.000.000
  • S.P. N.59 "S.Lorenzo"
    Lavori di straordinaria manutenzione L. 50.000.000
  • S.P. N. 94 "Monterolo"
    Ripristino del piano viabile L. 100.000.000
  • S.P. N. 141 "Circonvallazione di Pergola"
    Ripristino del piano viabile L. 30.000.000
  • S.P. N. 40 "Barbanti"
    Ristrutturazione L. 900.000.000
  • S.P. N. 111 "Tarugo"
    Lavori di manutenzione straordinaria L. 250.000.000
    Lavori di ripristino L. 300.000.000
  • S.P. N. 42 "Frontone"
    Ripristino del piano viabile L. 50.000.000
  • S.P. N. 155 "Sterpetine"
    Ripristino del piano viabile L. 300.000.000

Interventi programmati

  • S.P. N. 154 "Grazie - Ponterio"
    Consolidamento frana L. 150.000.000
  • S.P. N. 115 "Santa Vittoria"L. 100.000.000
  • S.P. N. 40 "Barbanti"
    Progetto preliminare di ristrutturazione L. 6.000.000.000
    di cui in appalto L. 500.000.000 in aggiunta ai 900.000.000 già appaltati
  • S.P. N. 12 "Bellisio"
    Ripristino condizioni di sicurezza L. 150.000.000

Beni Storico – Culturali - Ambientali e Turismo

E’ questo uno dei settori che sta incidendo significativamente nella ridefinizione di una nuova identità di tutta la valle, qualificandola sempre di più come giacimento di un ricco ed articolato patrimonio storico, culturale ed ambientale.

L’esperienza dei Bronzi di Pergola sta dimostrando quanto sia corretta, fattibile e pagante, dal punto di vista del turismo culturale, l’idea dei musei diffusi.

Una realtà con centri storici della portata di Pergola e Modavio, incastonati in un tessuto storico urbano contraddistinto da piccole gemme come Frontone, Barchi, Montalfoglio, Fonte Avellana, Villa Galassi, i conventi della Romita e di Santa Vittoria, S. Cervaso,……, e con punti di eccellenza in campo archeologico come Castellone di Suasa; il mare ad oriente ed i massicci dei monti Catria ed Acuto ad occidente e nel mezzo un paesaggio di eccezionale ricchezza e varietà completano il quadro di un contesto che se ben governato e gestito con politiche di valorizzazione e promozione unitarie può dare risultati fino ad ieri insperati nell’ambito dello sviluppo turistico locale.

In tale ottica si inserisce perfettamente il programma di interventi predisposto dalla Provincia in applicazione del Progetto sui beni culturali denominato " III Millennio ", attualmente in piena fase di attuazione ed interessante i comuni di Fratte Rosa, Mondavio, Mondolfo, Monteporzio, Orciano di Pesaro, Pergola, S. Lorenzo in Campo, S. Costanzo e S. Giorgio di Pesaro, per lavori di restauro e recupero per un importo complessivo di circa 7 miliardi e mezzo.

Nell’ottica sopra espressa è chiaro ormai che il modello di sviluppo turistico da perseguire per i nostri territori è quello che tende a recuperare e valorizzare anche con nuove destinazioni d’uso, il patrimonio edilizio esistente.

Le Politiche Socio – Sanitarie

Il Piano sociale regionale assegna espressamente alle Province le funzioni di osservatorio sui bisogni e sui dati dell'offerta e delle attività, gestione dell'attività integrativa di uno o più ambiti, stimolo e supporto in fase di costituzione degli ambiti territoriali, promozione e coordinamento del territorio provinciale.

Per quanto concerne la costituzione degli ambiti territoriali (con ruolo di raccordo tra Regione e Comuni ai fini della programmazione territoriale degli interventi) la Provincia ha recentemente svolto un ruolo di coordinamento, ha convocato e presieduto riunioni con i Comuni, le CC.MM. e le AA.SS.LL.; siamo prossimi alla definitiva individuazione degli ambiti che insisteranno sul territorio provinciale.

Inoltre abbiamo già redatto un progetto di realizzazione dell'Osservatorio Provinciale sulle politiche sociali.

A breve partirà la sperimentazione del sistema informativo che concernerà l'integrazione scolastica per l'handicap nell'ambito della scuola elementare, individuando un campione limitato di scuole fra cui è stata ricompresa anche la scuola elementare di Pergola.

Relativamente alla funzione di promozione e coordinamento degli interventi nel settore sociale l'Amministrazione Provinciale rivestirà un ruolo strategico che porterà alla redazione dei Piani Annuali Territoriali Provinciali di intervento nei settori del sostegno dei diritti degli immigrati ed in quello della lotta alla droga.

Nel settore delle strutture sanitarie la Provincia ha licenziato ordini del giorno ed anche documenti articolati a presidio del mantenimento dei piccoli, ma importanti ospedali ubicati nell'entroterra.

Eravamo convinti, lo siamo tuttora della specifica funzione sociale che tali strutture rivestono per la nostra intera comunità provinciale.

E' questo il caso dell'ospedale di Pergola, modello unico nella Provincia in quanto a funzionalità delle strutture, che con l'azione politico-amministrativa congiunta del Comune di Pergola, della Comunità Montana del Catria e Cesano, delle altre rappresentanze della società e della stessa Provincia, si è riusciti a mantenere al servizio della popolazione del territorio.

Sappiamo, inoltre, che oggi gli utenti degli interventi sanitari espletati dall'ospedale di Pergola, a riprova della bontà delle scelte che effettuammo insieme, provengono da un vasto territorio, che travalica il bacino naturale dell'ospedale stesso.

Di seguito si evidenziano i principali servizi sociali presenti nei comuni della vallata del Cesano.

Servizi sociale nei comuni e nella comunità montana della vallata del cesano:

Mondolfo:

  • Servizi di Distretto Sanitario
  • RSA (ex Ospedale Bartolini) da attivare.
  • Casa di Riposo Ciavarini Doni (Pubblica)

Mondavio:

  • Servizi di Distretto Sanitario
  • RSA (ex Ospedale) da attivare.
  • Casa di Riposo San Giuseppe (Privata)
  • Centro diurno per disabili "L'Aquilone" San Michele al Fiume".

Pergola:

  • Ospedale (Medicina, Chirurgia)
  • Servizi di Distretto sanitario
  • Casa di Riposo (IRAB)
  • Casa di Riposo Arseni (Privata)
  • Centro diurno per disabili "Margherita"

La Formazione Professionale ed il Collocamento

E’ questo un settore in cui l’attività di promozione e programmazione svolta in questi ultimi anni dalla Provincia incomincia a dare in generale i risultati sperati, conseguendo regolarmente l’obbiettivo di un elevato valore del rapporto frequentanti ed inserimento nel mondo del lavoro.

Nell’ambito degli interventi di formazione professionale nell’ultimo biennio, per i comuni della valle, sono stati finanziati n° 12 corsi di cui in allegato, per un importo complessivo di 1 miliardo di lire che hanno coinvolto circa 300 persone (occupati e disoccupati).

A seguito del trasferimento, da parte dello Stato, delle competenze in materia di mercato del lavoro, la Provincia ha mantenuto un Ufficio a Pergola (Punto Informativo Lavoro) che fa riferimento al Centro per l’Impiego di Fano.

In tale Ufficio, che verrà potenziato, grazie soprattutto alla fattiva collaborazione con il comune di Pergola, operano attualmente 2 operatori che giungeranno a 3 nel prossimo futuro.

Oltre all’adeguamento strutturale si sta provvedendo il potenziamento delle apparecchiature, alla creazione di una rete informatica in grado di garantire un collegamento diretto con gli uffici centrali.

Corsi finanziati dalla provincia nel biennio 98-99

FSE 1998

Corso Sede

Operatore restauro scultura Pergola
Operatore teatrale Pergola
Operatore automazione ufficio San Lorenzo in Campo
Perito Micologico Frontone
Tutela ambientale Serra S. Abbondio
Disegnatore Progettista Pergola
Amministrazione di area(settore artigiano) Pergola
Alfabetizzazione Informatica Pergola

FSE 1999

Informatica gestionale (progettista sistemi informativi aziendali) Pergola
Formazione di operatori per le attività di cooperazione allo sviluppo Fratte Rosa
Nuove tecnologie - Internet Pergola
Disegnatore progettista (recupero, ricostruzione, sistemi territoriali Pergola

Gli Sportelli Unici per le Attivita’ Produttive

Nel processo di semplificazione delle procedure, ma anche nell’ottica più ampia e di prospettiva di riorganizzazione e gestione funzionale delle competenze, assume un notevole rilievo l’introduzione effettuata dal legislatore nazionale dello Sportello Unico, che, non scordiamolo, riguarda i procedimenti inerenti tutte le attività produttive relative sia a beni che servizi.

Data l’importanza della partita e la complessità degli aspetti attuativi, la Provincia, per quanto di competenza, si è già mossa su più versanti; da un lato abbiamo già individuato tutti i nostri endoprocedimenti che possono rientrare nelle procedure di S.U. nonchè un responsabile unico per le interazioni con le strutture i vari istituendi Sportelli, dall’altro abbiamo definito e presentato alla fine di ottobre, in accordo e collaborazione con la gran parte delle Comunità Montane ed alcuni Comuni, al Ministero della Funzione Pubblica, un progetto complessivo per l’attivazione di finanziamenti a sostegno della costituzione di strutture tramite associazione di comuni che possibilmente lavorino in rete secondo standard tecnico-procedurali omogenei.

Comunque al di là del destino che avrà detto progetto generale, i comuni devono quanto prima strutturarsi ed organizzarsi su base associata quanto meno per ambiti omogenei di cui ovviamente la Comunità Montana costituisce il punto di riferimento naturale per lo meno per i comuni in essa ricompresi.

Gli stralci delle tavole di progetto del P.T.C. vigente relative al "Sistema Insediativo Infrastrutturale" ed alla "Matrice Ambientale" di rilevanza provinciale, di seguito allegate, riassumono alcune scelte e gli indirizzi più rilevanti formulate da detto strumento; per una più complessiva di quanto contenuto dal P.T.C. si precisa che entro la fine di Novembre, a seguito della recente approvazione definitiva, esso sarà pubblicato sul BUR regionale e trasmesso a tutti gli Enti nonché gli organismi ed Istituti interessati.

Matrice ambientale di progetto

Matrice indediativo-infrastrutturale di progetto

torna all'inizio del contenuto