Deliberazione di Giunta n.127 del 13/04/99 - Estratto dal verbale

Oggetto: Criteri di priorità per la concessione dei finanziamenti: proposta di precisazione e dettaglio delle definizioni di cui all'art.6 L.R. 43/98 Valorizzazione del patrimoni storico culturale della Regione - iniziativa III° Millennio

... omissis ...


LA GIUNTA PROVINCIALE


Premesso:

  • - che la Regione Marche con la L.R. n.43 del 14 dicembre 1998 promuove un programma straordinario per interventi di restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare , storico e artistico, nonché per la realizzazione di programmi di recupero urbano degli immobili situati nei centri storici;
  • - che ai sensi dell’art.6 della legge in esame, le Province, per la concessione dei contributi, stabiliscono l’ordine d’importanza degli elementi proposti;
  • - che nella seduta del 15/03/1999, è stata proposta all’esame della Conferenza delle Autonomie, appositamente convocata, la proposta elaborata dalla Commissione Tecnico - Amministrativa;
  • - che la Conferenza delle Autonomie nella stessa seduta ha condiviso con voto unanime la proposta elaborata dalla Commissione Tecnico – Amministrativa;
  • - Ritenuto opportuno, pertanto, predisporre una proposta in merito alla definizione dei criteri di cui in oggetto;


Si propone:

di approvare lo schema allegato relativo la proposta elaborata dalla Commissione Tecnico – Amministrativa ai sensi dell’art.6 della L.R.43/98;

Visti i pareri favorevoli espressi ai sensi dell'art. 53 della Legge n. 142 dell'08/06/90, in ordine:
alla regolarità tecnica dalla Dott.ssa Lucilla D’Orazio;

Visto l'art. 35 della legge n. 142 dell'08/06/1990;
Unanime


DELIBERA


di approvare lo schema allegato relativo la proposta elaborata dalla Commissione Tecnico – Amministrativa ai sensi dell’art.6 della L.R.43/98;


ALLEGATO alla deliberazione n.127 del 13/04/99


... omissis ...


Oggetto: Criteri di priorità per la concessione dei finanziamenti: proposta di precisazione e dettaglio delle definizioni di cui all’art. 6 della L.R. 43/98 "Valorizzazione del patrimonio storico culturale della regione – Iniziativa III Millennio.

Sulla base di quanto discusso e concordato nella seduta del 25.03.1999, si trasmette la seguente proposta in merito alla definizione dei criteri di cui in oggetto.

Considerato che l’art. 6 della L.R. 43/98 "Iniziativa III Millennio", stabilisce che le Province, per la concessione dei contributi, debbono tenere prioritariamente conto dei seguenti elementi:

per gli interventi relativi agli immobili di cui all’art. 1 lett. a) - g), ovvero teatri storici, mulini storici ad acqua, case coloniche storiche in terra cruda, chiese di interesse storico, musei ed altri immobili tutelati ai sensi della L. 1089/39

  1. valore architettonico, artistico e storico degli immobili oggetto di intervento;
  2. proprietà pubblica o ecclesiastica dei beni oggetto di intervento;
  3. fruibilità pubblica del bene oggetto di intervento;
  4. immediato utilizzo del bene a seguito degli interventi da finanziare;
  5. grado di partecipazione di risorse finanziarie integrative pubbliche e private;


per i programmi di recupero urbano di cui all’art. 1 lett. h)

  1. presenza di programmi che riguardino il recupero di interi centri storici o di consistente parte degli stessi e che prevedano al proprio interno uno o più interventi di salvaguardia e valorizzazione dei beni di cui al richiamato art. 1;
  2. esemplarità dell’intervento come fattore di riqualificazione del centro storico ed integrazione tipologica degli interventi;
  3. grado di partecipazione di risorse finanziarie integrative pubbliche e private;
  4. qualità tecnologica, contenimento dei costi, risparmio energetico;
  5. utilizzazione delle nuove tecnologie della comunicazione.

Considerato altresì che ai sensi dell’ultimo comma del citato articolo 6, le Province stabiliscono l’ordine di importanza degli elementi sopra richiamati;

Che nella seduta del 15.03.1999, è stata proposta all’esame della Conferenza delle Autonomie, appositamente convocata, la proposta elaborata dalla Commissione Tecnico-Amministrativa, con la quale è stato individuato il seguente ordine di priorità:

beni individui

  1. valore architettonico, artistico e storico degli immobili oggetto di intervento;
  2. immediato utilizzo del bene a seguito degli interventi da finanziare;
  3. fruibilità pubblica del bene oggetto di intervento;
  4. proprietà pubblica o ecclesiastica dei beni oggetto di intervento;
  5. grado di partecipazione di risorse finanziarie integrative pubbliche e private;

programmi di recupero

  1. presenza di programmi che riguardino il recupero di interi centri storici o di consistente parte degli stessi e che prevedano al proprio interno uno o più interventi di salvaguardia e valorizzazione dei beni di cui al richiamato art. 1;
  2. esemplarità dell’intervento come fattore di riqualificazione del centro storico ed integrazione tipologica degli interventi;
  3. grado di partecipazione di risorse finanziarie integrative pubbliche e private;
  4. qualità tecnologica, contenimento dei costi, risparmio energetico;
  5. utilizzazione delle nuove tecnologie della comunicazione.

Che la Conferenza delle Autonomie ha condiviso con voto unanime la proposta elaborata dalla Commissione Tecnico-Amministrativa.

Evidenziato che la definizione degli elementi sopra richiamati, necessita di alcune precisazioni anche al fine di limitare la discrezionalità nella valutazione degli stessi progetti, si propone quanto segue:

  1. che il valore architettonico degli immobili debba essere valutato tenendo anche conto di quanto essi siano rappresentativi della cultura architettonica del periodo in cui sono stati realizzati;
  2. che maggiore valore architettonico possa essere attestato per quegli immobili che mantengono quanto più inalterati gli impianti e le strutture originarie;
  3. che il valore architettonico di un immobile debba essere valutato anche considerando il rapporto e la qualità del contesto nel quale il bene risulta inserito;
  4. che la stratificazione di interventi rappresentativi delle diverse epoche storiche, possa essere riconosciuto quale insieme di valori storico-architettonici;
  5. che il valore artistico debba essere valutato anche alla luce di elementi architettonici e/o di apparati decorativi e di beni mobili di particolare valore;
  6. che il valore storico debba essere valutato anche in relazione alla datazione dello stesso ed al suo collegamento con particolari eventi di carattere storico di significato quantomeno locale;
  7. che l’esistenza di provvedimenti di vincolo e/o tutele specifiche, relativi sia all’immobile che al contesto nel quale esso risulta inserito, possa ritenersi una attestazione codificata di valore.


Il parametro dello immediato utilizzo del bene, si ritiene possa rivestire un duplice significato:

  • che il complesso delle opere una volta finanziate, porti subito ad un utilizzo, anche parziale, del bene;
  • che nel complesso delle proposte formulate, debbano essere valutate con particolare attenzione quelle che necessitano di non rilevanti interventi, tanto da prefigurare un utilizzo quasi immediato, e tempi estremamente ridotti tra l’inizio e l’ultimazione delle opere.

Per quanto riguarda la fruibilità pubblica del bene, si ritiene essa debba essere valutata indipendentemente dalla sua proprietà, significando che una proprietà pubblica può essere anche destinata ad usi privati (ad esempio immobile di proprietà comunale che viene utilizzato per uffici ed appartamenti privati) e che una proprietà privata, può essere destinata ad usi anche pubblici (ad esempio museo privato).

Riguardo alle priorità stabilite dalla legge per il finanziamento dei programmi di recupero, si ritiene che valore di esemplarità dell’intervento come fattore di riqualificazione del centro storico ed integrazione tipologica degli interventi, possa essere assegnato ai programmi che risultano maggiormente compiuti ed articolati relativamente agli aspetti architettonici, urbanistici e dell’arredo urbano.

La Commissione Tecnico-Amministrativa propone infine di costituire un apposito gruppo di valutazione per l’esame delle schede progettuali ai fini della predisposizione della graduatoria per la concessione dei contributi, così composto:
Servizio 3.4 Edilizia - Geom. Giorgio Mensà Geom. Claudio Uguccioni
Servizio 4.1 Urbanistica - Pianificazione Territoriale – Arch. Donatella Senigalliesi
Servizio 1.5 Cultura – Dott. Milena Rhau.

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