0. Introduzione

0.1 Dal piano triennale di sviluppo ecosostenibile al programma energetico provinciale: relazioni tra la programmazione provinciale generale e quella settoriale energetica.

La Provincia di Pesaro e Urbino, con delibera di Consiglio n. 105 del 20/07/2002, ha approvato il Piano Triennale di Sviluppo Ecosostenibile, uno strumento di programmazione generale che ridefinisce le politiche dell’Ente di medio e lungo periodo in un ottica di sostenibilità ambientale.

Questo strumento rappresenta la scelta operata dall’Amministrazione Provinciale per governare lo sviluppo del proprio territorio, analizzando lo stato dei programmi e dei progetti, indicando per ciascun campo d’azione gli obiettivi prioritari, individuando le sinergie possibili, intese non solo come risorse attivate o attivabili, ma anche e soprattutto come concertazione e collaborazione con tutti i soggetti istituzionali e privati che operano nella nostra realtà.

Con l’approvazione del Piano Triennale di Sviluppo Ecosostenibile si è aperta una nuova fase di programmazione che, confortata dai nuovi poteri conferiti alle Province (in particolare dai cosiddetti "Decreti Bassanini" e dalle leggi regionali di attuazione), ha portato a definire puntualmente ed approvare ufficialmente obiettivi, programmi ed azioni sui quali far convergere le politiche di sviluppo sia pubbliche che private, in una logica di compatibilità e sostenibilità con il territorio e con le sue risorse.

Il Piano Triennale di Sviluppo Ecosostenibile si configura come documento strategico, in quanto prefigura le politiche generali da perseguire per le 5 aree operative e per i 50 settori di intervento individuati con un orizzonte temporale di un decennio ed inoltre come strumento operativo poiché individua 24 Piani, Programmi e Progetti definiti "Pivot", i quali dovranno caratterizzare l’azione amministrativa fino alla scadenza del mandato elettorale che dovrà coincidere con la loro realizzazione o, in alcuni casi, quantomeno con la loro impostazione.

Tra i Piani, Programmi e Progetti "Pivot" individuati dal PTSE ve ne è uno denominato appunto "Programma Energetico Provinciale", che il Consiglio Provinciale ha voluto particolarmente rivolto non solo alla promozione e allo sviluppo delle fonti rinnovabili di energie e all’incentivazione del risparmio energetico, così come previsto anche dall’art. 31 del citato D.Lgs. 112/1998, ma avente anche l’obiettivo, nell’ambito di quanto sancito dal Protocollo di Kyoto, di ottemperare a livello locale agli impegni assunti a livello nazionale, tra cui il contenimento delle emissioni con la riduzione del CO2 del 6,5% entro 2010.

Inoltre il Piano Triennale di Sviluppo Ecosostenibile nel settore d’intervento 2.3 "L’inquinamento e il disinquinamento (politica energetica e riduzione delle emissioni nocive) si pone l’obiettivo di "... introdurre, attraverso la pianificazione territoriale a livello locale, metodi più efficaci ed atti alla riduzione dell’inquinamento utilizzando fonti rinnovabili ...., impianti più efficienti e poter quindi razionalizzare i consumi, ridurre le emissioni di CO2 e degli inquinanti atmosferici ed inoltre di favorire e sostenere la sperimentazione e, qualora la stessa fornisca risultati positivi, la promozione e l’utilizzo di carburanti alternativi al gasolio (quali ad es. miscele di biodiesel e gasolio) al fine di contenere le emissioni gassose nocive ...".

Il Piano Triennale di Sviluppo Ecosostenibile è corredato dallo studio di "Analisi di Sostenibilità della Provincia di Pesaro e Urbino" redatto dal Prof. Enzo Tiezzi, che contiene uno specifico approfondimento sulle fonti ed i consumi energetici e che nel capitolo conclusivo, in cui vengono individuate le azioni prioritarie di iniziativa pubblica per la sostenibilità ambientale dello sviluppo della Provincia di Pesaro e Urbino, indica i possibili contenuti ed il percorso metodologico per la predisposizione di un Programma Energetico Provinciale. Si sottolinea infatti che "Dall’analisi di sostenibilità ambientale della Provincia si evidenzia che una parte consistente dell’impronta ecologica è riconducile ai consumi energetici. Ne deriva l’esigenza prioritaria di promuovere nell’ambito del Piano Triennale di Sviluppo Ecosostenibile, la realizzazione del Piano Energetico Provinciale, che dovrà essere incentrato sulla promozione e sull’utilizzo delle fonti rinnovabili (energia idroelettrica, fotovoltaica e, con la dovuta attenzione, eolica) e sull’incentivazione del risparmio energetico, con la diminuzione degli sprechi e con l’utilizzo di impianti sempre più efficienti. Per la definizione del Piano energetico, sarà opportuno che la Provincia si avvalga degli apporti tecnici-scientifici provenienti dal processo partecipativo di Agenda 21L con l’attivazione del Forum permanente e dei workshops tematici. Il punto di riferimento del Piano energetico dovrà essere l’accordo di Kyoto, che individua l’obiettivo della riduzione del 5,2% dei sei gas serra che comprendono il biossido di carbonio ed il metano, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2008-2012. Dovranno essere infine incentivate tutte le iniziative ecosostenibili che favoriscano l’autonomia energetica delle aziende e l’integrazione tra le varie forme di produzione dell’energia al fine di ridurre le emissioni inquinanti.".

Il Programma Energetico Provinciale in coerenza con le linee di indirizzo del Piano Triennale di Sviluppo Ecosostenibile ha tradotto in obiettivi strategici ed operativi le indicazioni di carattere generale, formulando inoltre un piano d’azione articolato in indirizzi ed interventi di carattere finanziario, normativo e promozionale, al fine di conseguire le finalità prefissate.

0.2 La concentrazione e la partecipazione nella elaborazione del programma energetico provinciale

La copianificazione interistituzionale e la condivisione di metodi ed obiettivi sono stati e continuano ad essere gli elementi essenziali delle politiche provinciali di salvaguardia e valorizzazione delle risorse umane e materiali presenti sul territorio.

Un primo momento di costruzione condivisa del Programma Energetico Provinciale è rappresentato dal protocollo d’intesa stipulato il 6 maggio 2003 tra la Provincia di Pesaro e Urbino, ALI - CLAAI, API, ASET, ASPES, Assindustria, CGIA, CNA, e MEGAS, in cui sono stati individuati i seguenti obiettivi prioritari:

a) l’incentivazione del risparmio energetico, agendo in particolare direttamente sulla razionalizzazione e sulla riduzione dei consumi energetici dei soggetti pubblici ed inoltre sull’educazione e sul sostegno alla razionalizzazione e alla riduzione dei consumi energetici dei soggetti privati;

b) il raggiungimento a livello locale di quello che è stato assunto a livello nazionale nell’ambito del Protocollo di Kyoto, tra cui il contenimento delle emissioni con la riduzione del CO2 del 6,5% entro il 2010;

c) la promozione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e della relativa sperimentazione;

d) la riduzione e, possibilmente, l’annullamento dello squilibrio esistente tra produzione e consumo a livello provinciale, anche attraverso la produzione di energia utilizzando le life line esistenti;

e) il coordinamento con i piani di settore e territoriali esistenti e redigendi ed in particolare con il Piano Energetico Regionale;

f) l’attivazione di sinergie con i programmi energetici comunitari, nazionali e regionali.

Successivamente è stato attivato il tavolo di Agenda 21 che ha visto una presenza numerosa e qualificata e che sulla base di una ipotesi elaborata dal Gruppo di lavoro interno della Provincia di Pesaro e Urbino, ha contribuito fattivamente alla predisposizione del presente Preliminare di Programma Energetico Provinciale che viene sottoposto all’esame degli organi politici.

Più dettagliatamente sono stati effettuati sei incontri ai quali hanno partecipato rappresentanti di ALI-CLAAI, ARPAM, Assindustria, Greenpeace Urbino, Curvet spa, Comune di Acqualagna, Comune di Fano, Comune di Fermignano, Comune di Urbania, Comunità Montana Catria e Cesano, CNA Provincia di Pesaro e Urbino, Lupus in Fabula, Mariani Petroli srl, Medit Silva, Megas spa. I resoconti dettagliati degli incontri (workshop) sono riportati nell’allegato "C".

0.3 Il programma energetico provinciale ed il nuovo ruolo istituzionale della provincia

La redazione di un Programma Energetico Provinciale trova la sua ragion d’essere in molteplici ragioni d’ordine ambientale, sociale ed economico ed il suo fondamento giuridico nei compiti assegnati alle Province dall’attuale ordinamento legislativo.

Cominciando ad analizzare proprio quest’ultimo aspetto, si evidenzia innanzitutto che tra i vari compiti che il D.Lgs. 267/2000, il cosiddetto "Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali", assegna alla Provincia, vi è le tutela e valorizzazione delle risorse energetiche.
Le funzioni amministrative attribuite alla Provincia sono definite "di interesse provinciale" in maniera solo apparentemente tautologica, in quanto tendono a ribadire la dimensione territoriale a cui si fa riferimento, in un campo in cui vi è un concorso di competenze attribuite ad una pluralità di soggetti, quali Stato, Regioni, Province e Comuni.

A tale riguardo il D.Lgs. 112/1998 prevede che sono attribuite in particolare alle Province, nell’ambito delle linee di indirizzo e di coordinamento previste dai piani energetici regionali, le seguenti funzioni:

a) la redazione e l’adozione dei programmi di intervento per la promozione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico;

b) l’autorizzazione alla installazione ed all’esercizio degli impianti di produzione di energia (fino a 300MW);

c) il controllo sul rendimento energetico degli impianti termici.

Da quanto sopra evidenziato emergono già i primi elementi che debbono contraddistinguere uno strumento provinciale avente ad oggetto i temi dell’energia:

  • l’ambito territoriale di riferimento coincidente con i confini amministrativi;
  • il rispetto delle linee di indirizzo e di coordinamento previste dai piani energetici regionali;
  • il configurarsi come documento di pianificazione, ma, soprattutto, come atto di programmazione;
  • il caratterizzarsi per il particolare riguardo dato alle politiche di riduzione della domanda e di incremento della produzione, puntando prioritariamente per quest’ultimo aspetto alle cosiddette fonti pulite;
  • la competenza autorizzativa per gli impianti di produzione al di sotto di una ben precisa soglia.

0.4 I contenuti e gli aspetti metodologici del programma energetico provinciale

I contenuti del Preliminare di Programma Energetico Provinciale sono articolati in tre capitoli ed in sette allegati.

Il primo capitolo, "Il Bilancio Energetico Provinciale", effettua una approfondita analisi della domanda e dell’offerta di energia a livello provinciale, evidenziando l’attuale forte deficit e formulando ipotesi sui possibili scenari al 2010, anche sulla base dei contenuti dell’ipotesi di "Piano Energetico Regionale".

Il secondo capitolo, "Gli Obiettivi strategici ed operativi del Programma Energetico Provinciale", indica gli obiettivi strategici ed operativi distinguendoli in Obiettivi di razionalizzazione, Obiettivi di diversificazione ed integrazione/sostituzione delle fonti, Obiettivi di utilizzazione e Obiettivi di limitazione.

Il terzo capitolo, "Le Azioni del Programma Energetico Provinciale", individua i principali interventi da porre in essere al fine di conseguire gli obiettivi sopra ricordati.

Più specificatamente il terzo capitolo è suddiviso in cinque sottocapitoli relativi rispettivamente agli interventi di risparmio energetico in edilizia, ai trasporti, alle fonti rinnovabili e assimilate, alle fonti non rinnovabili ed infine ad altri interventi di carattere burocratico, generale ed organizzativo.

Ogni sottocapitolo è a sua volta articolato in paragrafi che affrontano ciascuno temi specifici attraverso una prima parte di carattere descrittivo che analizza gli aspetti e le caratteristiche generali degli stessi ed una seconda in cui vengono formulati indirizzi ed indicate politiche di incentivazione. Sono stati inoltre predisposti dei quadri sinottici che per ogni tema (o gruppo di temi) affrontato evidenziano le finalità, i soggetti promotori, gli attori coinvolti, gli indirizzi e le politiche di incentivazione, il potenziale risparmio energetico e la riduzione delle emissioni, i potenziali effetti occupazionali, altri benefici, ostacoli e vincoli, le interazioni con altre azioni del programma e con altri strumenti di pianificazione e programmazione ed infine gli indicatori per la valutazione dell’azione.

L’allegato A, "Le Normative e le Strategie in campo energetico ed ambientale", offre un quadro ragionato degli strumenti legislativi e pianificatori più significativi a livello internazionale, nazionale e regionale in materia energetica ed ambientale, al fine di consentire anche a dei neofiti della materia di poter acquisire i riferimenti e gli elementi base necessari per affrontare gli approfondimenti contenuti nei capitoli successivi.

L’allegato B, "Il Quadro dei Fondi e delle Risorse in ambito energetico", individua le principali fonti di finanziamento comunitarie, nazionali e regionali esistenti, con l’obiettivo di evidenziare attraverso quali strumenti sostanziare le politiche energetiche di risparmio e di sviluppo.

L’allegato C, "Resoconti degli incontri (workshop) di Agenda 21", contiene le risultanze emerse dal confronto avvenuto nell’ambito del tavolo di Agenda 21 che ha contribuito alla definizione del Programma Energetico Provinciale.

L’allegato D, "Schema di bando per la promozione della produzione di energia elettrica attraverso impianti fotovoltaici" è costituito appunto da uno specifico bando, suddiviso in sei misure, per l’erogazione di un contributo pubblico in conto capitale per interventi d’installazione di impianti fotovoltaici che costituiscano parte degli elementi costruttivi di strutture edilizie o siano installati su strutture edilizie o facciano parte di elementi di arredo urbano.

L’allegato E, "Delibera di Giunta Regionale n. 1324 del 16/07/2002" è costituito dalla citata delibera che stabilisce criteri ed indirizzi per la valutazione degli impianti industriali per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento.

L’allegato F, al fine di rendere più agevole l’individuazione delle indicazioni generali ed operative del Programma Energetico Provinciale, contiene una sintesi degli obiettivi strategici e degli indirizzi e delle politiche di incentivazione promosse dallo stesso.

L’allegato G, "Risparmio energetico e fonti rinnovabili: prime ipotesi di intervento dell’Amministrazione Provinciale" indica i primi possibili campi di azione della Provincia di Pesaro e Urbino per l’effettiva attuazione del Programma Energetico Provinciale.

Programma Energetico Provinciale

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