Documento tecnico del C.P.T. sugli strumenti urbanistici comunali (P.R.G.)

Oggetto: Trasmissione documento tecnico del Comitato Provinciale per il Territorio sugli strumenti urbanistici comunali (P.R.G.), formulato nella seduta del 5/7/2001.

Con la presente riteniamo utile ed opportuno trasmetterVi il documento tecnico del Comitato Provinciale per il Territorio (C.P.T.), elaborato sulla base della esperienza maturata nell’esercizio delle Sue funzioni consultive, per far presente a questa Amministrazione i diversi limiti redazionali e metodologici che ancora, frequentemente , contraddistinguono l’elaborazione dei P.R.G. dei nostri Comuni, nonostante gli indirizzi in tal senso formulati dal Piano Territoriale Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.), nonché da successivi specifici documenti tecnico-metodologici di riferimento (vedi circolare specificativa degli indirizzi in materia di pianificazione urbanistica, " Novembre 2000").
Auspichiamo pertanto che i Comuni, pur nel rispetto delle reciproche competenze, prendano in considerazione le problematiche indicate dal C.P.T., al fine di perseguire insieme sempre maggiori livelli di qualità progettuale.
Si fa presente inoltre che la nuova e recente modifica alla Legge Urbanistica regionale n 34/92 che introduce, fra l’altro, l’approvazione dei P.R.G. e loro varianti anche tramite Silenzio Assenso, costringerà naturalmente questa Amministrazione ( gli Uffici ed il C.P.T.) a non potersi fare più carico, come spesso avvenuto, sia di incongruenze tecnico-metodologiche dei Piani sia del loro non rispetto degli Indirizzi redazionali di P.T.C.P. , e quindi a ritrasmettere il Piano per la sua rielaborazione.
E’ indubbio che tempi istruttori celeri possono essere conseguiti solo se i Piani nel loro complesso risultano facilmente leggibili, coerenti nei riscontri fra analisi e progetto e sufficientemente coerenti con gli indirizzi generali del P.T.C.P..
Come stimolo ad elevare la qualità redazionale e progettuale dei P.R.G., facciamo presente che la Giunta ha recentemente deciso di stanziare in questo anno 100 milioni da assegnare a quel Comune che risulterà, a giudizio di questa Amministrazione, aver redatto il "miglior" strumento urbanistico a livello di coerenza e qualità progettuale complessiva facendo riferimento agli indirizzi del P.T.C.P. vigente.

Nella seduta del 5/7/001, il Comitato Provinciale del Territorio ha ritenuto opportuno fare un primo bilancio di merito sulla esperienza sino ad oggi maturata relativamente all’esame tecnico dei PRG e loro Varianti.
Tale riflessione è stata stimolata anche dalla attualità e dal nuovo interesse che sta sviluppandosi su più fronti, riguardo alle problematiche relative alla gestione delle risorse ambientali e del territorio in generale.
Gli stessi principi della Carta della Terra enunciati recentemente ad Urbino sono il segno di una nuova coscienza politico-culturale che si sta affermando anche nelle nostre realtà locali su tali tematiche.
La consapevolezza che una corretta gestione delle risorse ambientali e del territorio, non può prescindere da una Urbanistica di qualità, ci spinge a sottoporre all’Amministrazione Provinciale di Pesaro ed Urbino le seguenti considerazioni in merito ai limiti tecnici che più frequentemente si è avuto modo di riscontrare negli strumenti urbanistici comunali esaminati.
In primo luogo è da evidenziare la insufficiente e/o contraddittoria consequenzialità tra gli indirizzi del PPAR ed il progetto urbanistico proposto, che agli stessi dovrebbe essere invece strettamente coerente e funzionale;
In secondo luogo è da rilevare la non consolidata abitudine di misurare e modellare il progetto di Piano Urbanistico Generale tenendo conto anche delle realtà e delle scelte presenti e vigenti nei Comuni contermini;
In terzo luogo facciamo notare lo scarso uso delle metodiche proprie della progettazione di dettaglio non vincolante ma in grado di indirizzare comunque la progettazione attuativa futura verso obbiettivi di qualità e funzionalità generale. Tali metodiche di indirizzo dovrebbero diventare prassi ordinaria soprattutto per quelle aree che per dimensione e localizzazione, assumono un valore strategico per tutto il progetto di organizzazione complessiva;
Per ultimo dobbiamo constatare l’assenza di sperimentazioni strutturate nel campo della Perequazione e/o Compensazione Urbanistica, che invece sarebbero quanto mai opportune soprattutto nei Comuni a più intenso sviluppo, sia per calibrare il peso della rendita sia per soddisfare i fabbisogni pregressi di infrastrutturazione che il vetusto decreto 1444/68 non è più in grado di garantire.
Tali brevi considerazioni, fra l’altro sufficientemente sviluppate nel PTC vigente, costituiscono a nostro avviso, gli aspetti tecnico-metodologici da tener prioritariamente in considerazione per far fare un più significativo salto di qualità alla strumentazione urbanistica comunale ed evitare inoltre che gli Uffici provinciali e lo stesso CPT assumano in sede istruttoria ruoli impropri per ricondurre a coerenza ciò che coerente non risulta.
Il Comitato quindi auspica che il criterio della qualità progettuale sia posto a cardine della progettazione urbanistica, ed una eventuale carenza potrebbe diventare occasione di valutazione negativa.


Firmato
I componenti del Comitato
Provinciale per il Territorio

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