Per vidimare il registro giornale devo rivolgermi alla Provincia?

No. Il registro-giornale tenuto ai sensi dell'art. 6 della legge 264/1991 deve essere numerato progressivamente in ogni pagina, bollato in ogni foglio e vidimato annualmente a cura del Registro imprese o di un notaio.

Se il registro-giornale è tenuto con strumenti informatici, occorrerà apporre almeno una volta l'anno la marcatura temporale sottoscritta con firma digitale.
Di seguito, chi ha interesse a farlo potrà leggere le argomentazioni che hanno portato alle indicazioni ora esposte.

L'art. 6.1 della legge 8/8/1991, n. 264, (di seguito: 6.1) stabilisce per gli studi di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto l'obbligo di tenuta del registro-giornale. Di tale registro, la stessa norma definisce il contenuto obbligatorio, più precisamente definito rispetto alla prescrizione generica contenuta per i libri giornali nell'art. 2216 c.c. Sempre lo stesso art. 6.1 stabilisce che il registro-giornale debba essere numerato progressivamente in ogni pagina, bollato in ogni foglio e vidimato annualmente ai sensi del citato art. 2216 c.c.
Le disposizioni ora richiamate sono in apparente contraddizione con l'art. 2215 c.c. (di seguito: 2215) che stabilisce in via generale che "i libri giornali non sono soggetti a bollatura e vidimazione". Tale ultima disposizione fu introdotta dall'art. 8 della L. 18 ottobre 2001, n. 383, articolo che andò appunto a riformulare l'art. 2215 e del quale è forse bene ricordare l'epigrafe "Soppressione dell'obbligo di numerazione e bollatura di alcuni libri contabili obbligatori". Occorre, dunque, verificare se la contraddizione è reale oltre che apparente e, se sussiste, come deve essere risolta.
Un primo elemento da osservare è la differenza lessicale fra gli oggetti delle due norme, con l'art. 2215 che si riferisce ai "libri giornali" e l'art. 6.1 che si riferisce ai "registri giornali". Tale differenza, tuttavia, non è solo nominale ma si collega a una diversa definizione dei rispettivi contenuti, col libro giornale che si limita a dover riportare "le operazioni relative all'esercizio dell'impresa" (art. 2216 c.c.) e il registro giornale che deve, per esempio, identificare con precisione il committente.
Un secondo elemento da osservare è l'ambito di applicazione delle due norme in esame, con l'art. 6.1 che si applica senza eccezioni al "titolare dell'impresa di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto o, nel caso di società, [a]gli amministratori", mentre l'art. 2215, in base all'ultimo comma del precedente art. 2214 c.c., non si applica ai piccoli imprenditori (cioè, ex art. 2214 c.c., anche i piccoli commercianti e coloro che esercitano un'attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia).
I due elementi appena esaminati appaiono sufficienti a ritenere:
a) in via principale, che l'art. 6.1 regoli una fattispecie (registro giornale) diversa rispetto a quella (libro giornale) regolata dall'art. 2215;
b) in via subordinata, se non si accoglie la principale, che la norma contenuta nell'art. 6.1 prevalga comunque su quella dell'art. 2215 in base al principio di specialità che, come è noto, prevale su quello cronologico. Al riguardo, si può ricordare che pure l'Agenzia delle Entrate, con Circolare 92/e del 22/10/2001,  non poté che rammentare come la norma generale (in questo caso, l'art. 2215 c.c.) non possa comunque prevalere su eventuali norme speciali (come, per i motivi sopra esposti, senz'altro deve essere considerato l'art. 8 della L. 264/1991).
Posto che, dunque, esse risultano dovute, rimane che la bollatura e vidimazione del registro-giornale saranno eseguite ai sensi dell'art. 2215 c.c., cioè secondo le modalità operative previste per i libri contabili, cioè a cura del registro delle imprese o di un notaio.
In caso di libri, repertori e scritture tenute con strumenti informatici, occorrerà apporre almeno una volta l'anno la marcatura temporale sottoscritta con firma digitale (art. 2215 bis c.c.).

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Norme di riferimento:
- Legge 8 agosto 1991, n. 264, art. 6.1: Il titolare dell'impresa di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto o, nel caso di società, gli amministratori redigono un registro-giornale che indica gli elementi di identificazione del committente e del mezzo di trasporto, la data e la natura dell'incarico, nonché gli adempimenti cui l'incarico si riferisce. Il registro-giornale, prima di essere messo in uso, è numerato progressivamente in ogni pagina e bollato in ogni foglio ai sensi dell'articolo 2215 del codice civile. Esso è inoltre vidimato annualmente ai sensi dell'articolo 2216 del codice civile ed è tenuto a disposizione delle autorità competenti per il controllo, nonché delle autorità che, per motivi d'istituto, debbano individuare i committenti delle operazioni.
- Codice civile, art. 2215 : I libri contabili, prima di essere messi in uso, devono essere numerati progressivamente in ogni pagina e, qualora sia previsto l'obbligo della bollatura o della vidimazione, devono essere bollati in ogni foglio dall'ufficio del registro delle imprese o da un notaio secondo le disposizioni delle leggi speciali. L'ufficio del registro o il notaio deve dichiarare nell'ultima pagina dei libri il numero dei fogli che li compongono.
Il libro giornale e il libro degli inventari devono essere numerati progressivamente e non sono soggetti a bollatura né a vidimazione.

- Codice civile. art. 2215 bis: ... Gli obblighi di numerazione progressiva e di vidimazione previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento per la tenuta dei libri, repertori e scritture sono assolti, in caso di tenuta con strumenti informatici, mediante apposizione, almeno una volta all’anno, della marcatura temporale e della firma digitale dell’imprenditore o di altro soggetto dal medesimo delegato. Qualora per un anno non siano state eseguite registrazioni, la firma digitale e la marcatura temporale devono essere apposte all’atto di una nuova registrazione e da tale apposizione decorre il periodo annuale di cui al terzo comma.
- Codice civile, art. 2216: Il libro giornale deve indicare giorno per giorno le operazioni relative all'esercizio dell'impresa.

 

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