Dedicato alle donne - 8 marzo 2014

Libere e artefici del proprio destino: era questa l’idea che le donne italiane avevano di sé. Ma era un’illusione perché la condizione femminile negli ultimi vent’anni appare cambiata profondamente, e in peggio.

Non solo le donne italiane non hanno più fatto progressi ma hanno cominciato ad arretrare, svegliandosi nel paese più maschilista d’Europa.

Nella cultura dominante è passata la degenerazione tutta italiana di una immagine della donna  che sfrutta e offende il nostro corpo, accompagnata da linguaggi stereotipati che rievocano parole prive di rispetto e offensive per la nostra dignità, che credevamo di aver definitivamente combattuto e superato. 

E' veramente sconsolante  che nessuno parli delle donne reali che quotidianamente devono fare i conti con le discriminazioni sul lavoro, i part-time negati e l’impossibilità di conciliare lavoro e vita familiare, con gli ostacoli alla carriera e all'accesso alla politica, per non parlare della dilagante violenza quotidiana di cui è piena la cronaca. E’ invece necessario che si mettano in luce le competenze e le capacità delle donne che contribuiscono a far crescere la società e che si esprimono nell'impresa, nel lavoro, nelle professioni e nelle arti.

Il confronto tra la situazione italiana e quanto succede all’estero – dove ci si imbatte in belle storie di donne rispettate, che reagiscono e si realizzano – sconcerta e indigna ma dimostra che un altro mondo meno sessista è possibile. Un mondo dove vivrebbero meglio anche gli uomini.

Provincia di Pesaro e Urbino - Assessorato alle Pari Opportunità

L'Ufficio Comunicazione ha curato la progettazione grafica della locandina.

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