Stati Generali dell'Italia Centrale

per l'unità del Paese e la ripresa economica

Da mesi è in atto nel paese uno strano gioco politico che mette in evidenza esclusivamente le esigenze, del nord ed i mali, sempre irrisolti, del sud.

E’ un modo sbagliato e miope di vedere i problemi nazionali, in particolare oggi, che si è precipitati in una crisi economica niente affatto risolta e che anzi, per quanto riguarda la disoccupazione, non ha raggiunto il suo massimo.

Le questioni vanno affrontate in maniera omogenea ed attraverso una visione unitaria, se si vuole davvero tenere insieme il Paese.

Le Regioni, le Province ed i Comuni del Centro Italia hanno dato prova negli ultimi decenni non solo di saper produrre reddito attraverso una capillare rete di imprese medie e piccole anche di rilievo internazionale, ma anche coltivare la coesione sociale, grazie a un buon livello di sicurezza e di efficienza delle amministrazioni locali.
E’ un grande patrimonio di tutti che oggi emerge, con forte visibilità, anche nelle “classifiche” della qualità della vita, stilate secondo un criterio che valuta il benessere generale oltre che il PIL.
Disconoscere tale dato o peggio negarlo concedendo attenzione solo ad alcuni territori, non solo rappresenta un fatto ingiusto ma ci potrebbe consegnare un'Italia ancora più divisa e segnata dalla sperequazione economica e sociale.

Le forze politiche di maggioranza e di opposizione devono avere ben chiaro che il futuro non si gioca sulle contrapposizioni, sul peso elettorale ma su una visione d’insieme del paese come ci ricorda il Presidente Napolitano. Per questi motivi gli amministratori  delle regioni Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo si costituiscono in coordinamento per approfondire le tematiche sopra esposte e per sostenere i legittimi diritti delle popolazioni rappresentate.

A seguito degli incontri organizzati dalle Province di Pesaro e Urbino e di Firenze, l’Umbria ospita il 21 maggio 2010 la prosecuzione dei lavori iniziati con il Patto di Cagli, nella ferma convinzione che il percorso intrapreso possa dare importanti risultati politici per tutta l’Italia centrale.

L'incontro è previsto al Teatro Pavone di Perugia alle ore 9.30 con i saluti di apertura del Sindaco Wladimiro Boccali. Intervengono nell'ordine il Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Matteo Ricci, il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti,  il Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il Vice Presidente del Senato Sen. Vannino Chiti.

Sono inoltre presenti i rappresentanti delle istituzioni che hanno aderito al Patto di Cagli: Presidenti delle Province, Sindaci e Parlamentari delle Regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Toscana, e Umbria.
Infine sono attesi anche interventi di rappresentanti del mondo economico e sociale, dell'istruzione e della cultura, tra cui Bruno Bracalente - Professore ordinario di Statistica Economica all'Università di Perugia e Ilvo Diamanti - Professore ordinario di Scienza Politica all'Università"Carlo Bo" di Urbino.
Modera Giuliano Giubilei - Vice Direttore del Tg 3.


Comunicato Stampa del 22 maggio 2010



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