Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Prevenire le dipendenze attraverso il gioco: 3000 allievi coinvolti nel progetto “Alziamo la … media”

Iniziativa della Provincia di Pesaro e Urbino e dell’Asur Area Vasta 1 in 25 istituti comprensivi del territorio

PESARO – Vede coinvolti 25 istituti comprensivi del territorio provinciale, per un totale di 117 classi e 3000 studenti, il progetto “Alziamo la… media” promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino (assessorato Politiche sociali) e dall’Asur Area Vasta 1 (Dipartimento dipendenze patologiche di Pesaro), in collaborazione con le cooperative sociali “Labirinto” e “Irs l’Aurora”. Il progetto, innovativo, si propone di prevenire le dipendenze (alcool, droga, videogiochi ecc.) attraverso lo strumento del gioco.

“L’iniziativa – commenta l’assessore provinciale alle Politiche sociali Daniela Ciaroni – è frutto di una progettazione integrata sociale – sanitaria, che coinvolge la scuola, il privato e le famiglie, visto che i genitori che lo vorranno potranno partecipare ad incontri serali. La prevenzione delle dipendenze è importantissima in una fascia di età particolarmente debole e sensibile come quella a cui ci rivolgiamo. In questi anni abbiamo messo in campo molti progetti, uno fra tutti ‘Alcol e adolescenza’. Ora vogliamo allargare il campo a tutte le dipendenze”.

“Abbiamo scelto lo strumento del gioco – spiegano i responsabili del progetto Roberto Drago e Fabio Astolfi– perché coinvolge i ragazzi in maniera attiva e li fa riflettere. Si parte da tre punti: i sentimenti, il divertimento e le dipendenze. Questo perché se un ragazzo riesce ad esprimere i propri sentimenti e stati d’animo, riesce anche a divertirsi in maniera corretta e il pericolo delle dipendenze si allontana. Secondo uno studio fatto tra i giovani di Pesaro è emerso che la cosa più divertente per loro è stare insieme. I messaggi della pubblicità vanno però in un’altra direzione: si sta bene insieme se si consuma insieme. Ecco allora che con il nostro progetto forniamo ai ragazzi capacità critica. Non diciamo cosa non fare, ma cosa fare per stare bene: parlare, conoscere, rapportarsi ai sentimenti. Guai a non provare piacere nel divertirsi, ma bisogna sapersi divertire in modo positivo. Le dipendenze si hanno quando si vivono male i primi due aspetti”.  

“Nonostante il periodo difficile – dice la responsabile del Dipartimento dipendenze patologiche dell’Asur di Pesaro Giovanna Diotalevi – la capacità di fare rete tra vari soggetti ci consente di sostenere economicamente il progetto e di offrire un servizio importante ai ragazzi e alle loro famiglie grazie ad operatori qualificati”.

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