PESARO – Il consiglio provinciale ha approvato le modifiche al Piano annuale per la gestione del cinghiale nella Riserva del Furlo. Voto a favore per ‘La Casa dei Comuni’, astensione del gruppo ‘La Nuova Provincia’. In seguito alla delibera di giunta regionale del mese scorso - relativa all’aggiornamento del ‘Piano di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini di allevamento e nella specie cinghiale’ - e ai nuovi dati del censimento primaverile, il prelievo previsto passa da 89 a 268 unità. Restano 65 le stazioni fisse di sparo e 60 i selettori coinvolti. «Giusto aumentare i prelievi seguendo le indicazioni della Regione, anche per limitare i danni all’agricoltura e l’incidentalità. Ma si poteva fare di più già da prima», ha detto il capogruppo Domenico Carbone, motivando l’astensione. Via libera all’unanimità alle modifiche del regolamento per l’utilizzo del rifugio Ca’ I Fabbri sul monte Paganuccio, all’interno della Riserva del Furlo. Su domanda il fabbricato potrà essere concesso in uso per un periodo massimo di sette giorni a istituzioni, associazioni, enti e gruppi organizzati per «finalità di studio e ricerca, educative e di protezione ambientale» o comunque «consone alle attività della Riserva», oltre che per la prosecuzione del progetto denominato ‘Università del Bosco’ riguardante «tecniche di ecoetologia applicata e metodologie di studio dell’ambiente naturale». La struttura ha una capienza di 25 posti letto: è provvista di una cucina industriale a gas, una sala da pranzo, un’aula didattica e una biblioteca.