Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Via libera al Conto consuntivo 2002 scende l’avanzo di amministrazione

Il consiglio provinciale approva a maggioranza il rendiconto con il “no” di An e Forza Italia

«Dal 2001 al 2002 l’avanzo di amministrazione si è ridotto di circa un milione di euro, segno che la macchina amministrativa della Provincia funziona a pieno ritmo. Basti pensare che lo scorso anno abbiamo investito 35.939.582,11 euro in opere pubbliche, risorse notevoli per dare una risposta adeguata alle esigenze del territorio». Lo ha sottolineato lunedì pomeriggio la vicepresidente e assessore al bilancio Giovanna Cecconi durante la presentazione al consiglio di viale Gramsci del conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2002. I numeri parlano chiaro: 3.030.294,49 euro di avanzo contro i 4.172.996,18 euro dello scorso anno. Un risultato che, durante la discussione dell’assemblea, il capogruppo Ds Giorgio Londei ha definito «indice di sana, corretta e buona amministrazione, si tratta di una tendenza assai positiva perché la situazione ottimale sarebbe quella di utilizzare tutte le risorse disponibili».

Entusiasmo non condiviso dalla minoranza (Forza Italia e Alleanza nazionale) che al termine della seduta ha votato contro, mentre Rifondazione comunista e il consigliere Graziano Olivieri (Gruppo misto indipendente) si sono astenuti.

«Dei circa tre milioni di euro di avanzo, 715.354,92 euro appartengono al fondo vincolato collegato alle entrate con vincolo di destinazione - ha spiegato la vicepresidente Cecconi - così come 10.323,52 euro fanno parte del fondo vincolato alle spese in conto capitale; mentre 2.304.616,05 euro sono fondi non vincolati, utilizzabili sia per spese in conto capitale sia per spese correnti una tantum. Queste ultime risorse derivano da alcune maggiori entrate, ma soprattutto da numerose economie nelle spese correnti, dovute anche al blocco degli impegni adottato nel tentativo di rientrare nell’obiettivo 2 del patto di stabilità per l’esercizio 2002. In generale questo “esubero” di entrate correnti è stato utilizzato in massima parte per finanziare spese in conto capitale».

Tre i binari lungo i quali si è sviluppato l’attacco di Forza Italia: «Il rendiconto dimostra a chiare lettere che chi taglia le risorse alla Provincia è la Regione Marche, non il Governo centrale - ha sottolineato il capogruppo azzurro Settimio Bravi - Secondo: la Provincia nel 2002 non ha realizzato interventi già finanziati in conto capitale per 7.860.923 euro, come l’adeguamento alle norme di sicurezza degli istituti scolastici, il consolidamento e il restauro di villa Caprile, il secondo stralcio della strada Santagatese. Infine si propone un serio monitoraggio delle spese per le consulenze esterne, occorrono dei tagli e una migliore valorizzazione del personale interno. Tutto questo per fare sì che ci sia un serio contenimento della spesa corrente che ci faccia rispettare il patto di stabilità e avere qualche risorsa in più per gli investimenti».

Il presidente della commissione bilancio, il consigliere Ds Emidio Omiccioli, ha apprezzato il lavoro svolto dagli uffici e dal suo dirigente Marco Domenicucci.

In linea con Fi, anche l’intervento del capogruppo di An Gianfranco Colucci: «Il conto consuntivo evidenzia le bugie del centrosinistra sui tagli del Governo: i trasferimenti statali sono saliti dell’89% (in seguito alle competenze regionali trasferite alle Province, ndr.)». E poi l’invito a risparmiare sul personale esterno, utilizzando al meglio quello interno. Infine Colucci ha detto che An avrebbe detto “no” al conto consuntivo perché «non si è tenuto conto della pressione fiscale che opprime i cittadini: a nessuno è venuto in mente di approfittare dell’avanzo per ridurre le tasse».

Ha concluso la seduta il presidente Palmiro Ucchielli sottolineando che «efficienza, efficacia, trasparenza, lotta agli sprechi: tutto questo è pane quotidiano per questa Amministrazione». E ha fatto notare che «sono stati chiusi tutti i contenziosi che avevamo in sospeso e abbiamo raggiunto i nostri obiettivi per la valorizzazione del patrimonio».

Infine il voto a maggioranza.

 

 

 

 

 

 

 

 

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