Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Vecchia e nuova emigrazione, una rete per facilitare l’integrazione

La Commissione europea ha approvato un progetto presentato dalla Provincia, concedendo un finanziamento di quasi 100mila euro per varie iniziative. Coinvolte anche le scuole

PESARO - Mettere in “rete” città e province di vecchia e nuova “migrazione”, per scambiarsi informazioni, buone pratiche e rafforzare le politiche di accoglienza e integrazione, facilitando la comprensione reciproca ed un vero dialogo interculturale. E’ l’obiettivo del progetto “Minerve: la nuova Europa in rete con la vecchia Europa”, presentato alla Commissione europea dalla Provincia di Pesaro e Urbino (ente capofila) insieme ad altri partner ed approvato con un finanziamento di quasi 100mila euro.

Partendo dalla considerazione che ci sono città con una lunga esperienza in tema di immigrazione ed integrazione (Wolfsburg, a Lussemburgo ecc.) e città di nazioni come Polonia e Romania da cui provengono i nuovi immigrati, il progetto, elaborato dall’Ufficio cooperazione internazionale e politiche migratorie, intende portare a contatto queste realtà e farle lavorare insieme.

Quattro le attività previste: una conferenza europea a Pesaro sulla storia dell’emigrazione e identità europea; un “Festival delle migrazioni”, sempre a Pesaro, con workshop, laboratori e stand dei paesi coinvolti (Romania, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Germania); un “educational tour” di studenti verso i luoghi dell’immigrazione, avviando rapporti tra scuole e visitando le aree da cui partirono i primi minatori che nel 1800 arrivarono in Belgio e Lussemburgo; la partecipazione di altri giovani alla commemorazione della tragedia di Marcinelle e l’incontro con associazioni di emigrati ed ex minatori.

“E’ importante mantenere viva la memoria - evidenzia l’assessore ai Rapporti con i cittadini della provincia nel mondo Massimo Seri -. Abbiamo voluto puntare non solo sull’aspetto storico – culturale, vale a dire ciò che ha significato l’emigrazione, ma anche su quello sociale: poiché la storia si ripete, sarà un’occasione di riflessione sui nuovi fenomeni di immigrazione, che sotto certi aspetti hanno caratteristiche simili. Altro elemento del progetto è quello della cittadinanza europea, occasione di relazioni tra paesi e realtà diversi, e dunque di crescita reciproca”.

“Questo progetto – dice l’assessore all’Integrazione interculturale e cooperazione internazionale Alessia Morani - ci consentirà di promuovere la cultura dell’integrazione attraverso la conoscenza della migrazione di oggi e di ieri. Troppo spesso sul fenomeno migratorio si fanno speculazioni politiche che non tengono in considerazione la nostra storia di migranti. E’ quindi importante fornire ai giovani gli strumenti per conoscere e capire le vecchie e nuove migrazioni, per far avere anche una chiave di interpretazione della società di domani”.

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