Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

«Variante Pontericcioli, nessun costo in più»

Provincia, l’assessore alle opere pubbliche Lucarini rassicura i cittadini sui lavori nell’antica Flaminia

L’assessore alle opere pubbliche della Provincia Giuseppe Lucarini risponde all’articolo pubblicato sulla pagina di Fossombrone del Resto del Carlino - Pesaro di martedì 21 marzo (“A chi giovano i mega lavori”) sulla variante di Pontericcioli.

“Quando si approvano progetti su opere di tale entità bisogna anche mettere in conto gli imprevisti. Se poi gli imprevisti sono la vecchia Flaminia, i tempi necessariamente non possono che dilatarsi. È chiaro comunque che tutte le considerazioni sull’opportunità di un’opera fanno parte di una discussione e di un confronto precedente, che mi pare ci sia stato, e che riconduce a una lunga storia che è partita con l’Anas ed è proseguita poi in Provincia nell’intento di mettere a norma una strada fondamentale per le comunicazione fra la nostra Provincia, l’Umbria, proseguendo poi per Roma.

“Allo stesso tempo un cantiere così complesso di una strada con sottostante rotatoria, per servire un’area produttiva in crescita, non può non creare disagio nel corso della sua realizzazione. Chiediamo ai residenti non solo di essere pazienti, ma anche di immaginarsi l’opera con annessi miglioramenti e ‘rinverdimenti’ che prenderanno forma nel tempo.

“Questo è ciò che mi sento di dire nelle mie vesti di assessore che è arrivato a metà della realizzazione di uno dei cantieri più consistenti che abbiamo in questo momento. In seguito a due successivi sopralluoghi e al confronto con i miei uffici, posso comunque assicurare che i lavori rispecchiamo fedelmente il progetto che fu approvato dal Comune di Cantiano, dalla Provincia e dalla Regione, salvo che per il lieve innalzamento di circa un metro dei rilevati stradali, con l’obiettivo di preservare l’antico basolato della strada romana, secondo la richiesta della Soprintendenza. Gli unici reperti archeologici che, in accordo con la Soprintendenza, sarà possibile rendere visibili sono quelli che affioreranno nell’area della rotatoria. Nessun costo aggiuntivo è previsto rispetto a quello approvato, pari a 3.530.400 euro. È vero che ci sono stati ritardi nei lavori, ma questi sono derivati dai cinque mesi che sono stati necessari per gli scavi archeologici, dall’eccezionale nevicata dell’inverno 2004-2005 e dalle straordinarie precipitazioni dell’autunno 2005. È prevedibile, comunque, che prima dell’estate i lavori vengano completati dalla ditta appaltatrice con poco più di un anno di ritardo, che non ci sembra eccessivo data l’entità dell’opera e il maltempo del periodo”.

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