URBINO. Sabato seconda giornata del VI Congresso mondiale del teatro all’università, in scena a Urbino fino al 26 luglio. Il sipario si apre su Dario Fo. La guest star della rassegna, “l’invitato speciale”, presenzierà all’evento in programma al teatro Sanzio alle 21,30 durante il quale verrà donata al maestro un’opera creata per lui dallo scultore Felice Tagliaferro, artista non vedente dall’età di quattordici anni. Un riconoscimento che esprime il “grazie” degli universitari per gli insegnamenti, il coraggio civile e la determinazione con la quale Fo “continua a smascherare, attraverso le sue invenzioni, le ipocrisie dei potenti, a favore delle troppe verità storiche rifiutate”. Lo Iuta, International university theatre association (Associazione internazionale del teatro universitario), ha scelto di premiare Fo proprio nel giorno dedicato al “Teatro sociale” per sottolineare l’importanza di quest’autore negli sviluppi di questo settore. E il Teatro sociale è il tema della tavola rotonda in programma dalle 15 alle 18 al teatro La Vela e alla quale prenderanno parte Daniele Seragnoli dell’università di Ferrara, Gino Santoro dell’università di Lecce, Claudio Bernardi dell’università di Milano e Mariano Dolci dell’università di Pisa. Sarà un bilancio dei dieci anni di ricerca promossi dall’università di Urbino con la rivista “Teatri delle diversità”, nata sull’onda delle nuove aperture del teatro verso i territori del sociale, a dare il via al dibattito. Il trimestrale si propone di raccogliere e far circolare notizie che riguardano iniziative che usano il teatro come strumento di formazione e comunicazione con mondi considerati “differenti”. La serata proseguirà con due spettacoli teatrali: alle 22, al teatro Sanzio, gli attori dell’università di Salonicco metteranno in scena “The ways of eros”, lo spettacolo ispirato al canto di Eros nella tragedia “Antigone” di Sofocle. Mentre alle 24 nel cortile del Collegio Raffaello, gli allievi del Cut (Centro universitario teatrale) dell’università di Brescia si cimenteranno nella performance “La creduta mortà”, tratto dal canovaccio di Flaminio Scala, in cui viene sviluppato il tema della paura della morte. Nella certezza di farvi cosa gradita, indichiamo i recapiti cui far riferimento ogni giorno dalle ore 9 alle 17, per ricevere indicazioni dettagliate sull’evento.
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