Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

Un “Faro” per gli operatori della pesca

Presto uno sportello “Informa lavoro marittimo” nelle vicinanze del porto di Fano

FANO – In controtendenza rispetto ad altre località italiane, in cui si registra una forte crisi del settore della pesca, con diminuzione degli occupati in media del 12,6%, il territorio di Fano non sembra presentare il problema di lavoratori in esubero ma anzi, vi è una richiesta di personale che a volte non riesce ad essere soddisfatta.

Resta il fatto che esistono problematiche che da tempo penalizzano l’intero settore ittico: un basso grado di istruzione e scolarizzazione degli operatori, la mancanza di un sistema di riconoscimento dell’esperienza acquisita in mare, la scarsa conoscenza delle opportunità di crescita professionale nell’ambito della pesca. Tutte situazioni che di fatto impediscono ai lavoratori di migliorare le loro condizioni economiche e professionali, di aggiornarsi o riqualificarsi per veder garantita la loro presenza in un mercato del lavoro che, secondo le previsioni dell’Unione Europea, non si profila facile nei prossimi anni per questo settore.

Per contribuire alla soluzione delle varie difficoltà, la Provincia di Pesaro e Urbino ed il Comune di Fano, insieme ad altre cinque Province italiane, a dieci Comuni e alle marinerie di sei Regioni, partecipa come partner ad un progetto nazionale, denominato “Faro” (Flessibilità, adattabilità, riconversione degli operatori della pesca) approvato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali con il contributo dell’Unione Europea attraverso il Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del programma “Equal”. Il progetto, elaborato da un’associazione temporanea di imprese che vede come capofila Efeso (Istituto di ricerca e studi dell’economia sociale), si avvarrà del supporto operativo di Formarche (ente di formazione professionale) e della collaborazione della Regione Marche, del Mercato ittico di Fano, delle associazioni di categoria Lega Pesca, Federcoopesca, Federpesca, Cooperative della pesca, imprese del settore, riunite in un apposito “Comitato geografico” insediatosi a Fano nei giorni scorsi.

Il comparto della pesca verrà sostenuto attraverso una serie di azioni, prime fra tutte, una “mappatura” dei vari settori di attività e dei profili-tipo sul versante della pesca, la creazione di uno sportello “Informa-lavoro marittimo” e di un dispositivo elettronico denominato “portfolio delle competenze della gente di mare”. Lo sportello, che sarà dislocato nelle vicinanze del porto, opererà in stretto raccordo con il Centro per l’impiego di Fano, ed avrà il compito di far conoscere agli operatori della pesca i percorsi di orientamento e formazione importanti per la loro attività, le possibilità di carriera attraverso aggiornamento delle competenze, ma anche le opportunità di riqualificazione per quanti intendono cambiare attività. Il “portfolio” sarà invece una sorta di curriculum che verrà stilato per ogni addetto nel settore della pesca, indicando titoli, competenze ed esperienze lavorative maturate. Sarà così possibile individuare quali percorsi formativi o abilitazioni possono essere utili per migliorare la situazione occupazionale di ognuno ed in genere la qualità della vita all’interno delle imbarcazioni.

 

 

 

 

 

 

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