Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Ucchielli dà una “mano” a Papa Celestino V

Il presidente della Provincia scrive al sindaco di Urbino per il restauro della statua donata alla città dalla famiglia Albani nel 1739

URBINO. “Restituiamo la mano destra alla statua di Papa Celestino V”. E’ questo il desiderio del presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, espresso in una lettera inviata nei giorni scorsi al sindaco di Urbino Franco Corbucci. “La statua di san Pietro Celestino, situata in largo Clemente XI – scrive Ucchielli nella nota – si presenta menomata e priva della mano destra. La Provincia è disponibile ad individuare, insieme all’amministrazione comunale, le possibili forme di intervento per il restauro dell’opera, segno tangibile del lascito storico e culturale e dell’operosità profusa dalla corte Albani nei confronti della città ducale”.

La pregevole scultura, raffigurante il compatrono di Urbino, fu realizzata da Bartolomeo Pincellotti e venne donata alla cittadinanza nel 1739 dal cardinale Annibale Albani, nipote dell’urbinate Giovanni Francesco Albani divenuto Papa nel 1700 con il nome di Clemente XI.

Nella prima metà del XVIII secolo la nobile famiglia dedicò grandi attenzioni alla città di Urbino. Proprio sotto l’impulso di Clemente XI e del cardinale Annibale Albani si realizzarono, tra l’altro, imponenti lavori di restauro che coinvolsero il Palazzo Ducale, il Palazzo Arcivescovile, le mura cittadine, le chiese di San Francesco e San Domenico e l’oratorio di San Giovanni. Furono aboliti inoltre tutti i debiti contratti dal Comune, vennero concessi privilegi all’Università e fu dato avvio all’edificazione di una biblioteca pubblica e di un istituto educativo per la gioventù.

Gli Albani si spesero generosamente per lo sviluppo urbanistico e culturale di Urbino: ora il presidente Ucchielli vuole restituire la “mano” accordata nella statua che ravviva la loro memoria.   

 

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