Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Strage di Fragheto, l’assessore Alessia Morani va a testimoniare al processo contro tre ex militari nazisti

La Provincia di Pesaro e Urbino è parte civile, insieme al Comune di Casteldelci e ai familiari delle vittime

PESARO – L’assessore Alessia Morani sarà lunedì 5 novembre al Tribunale Militare di Verona per testimoniare, in rappresentanza della Provincia di Pesaro e Urbino, nel processo per la strage di Fragheto, che vede imputati tre ex militari nazisti appartenenti al Battaglione d’assalto OB Sudest: Karl Weis (all’epoca dei fatti Sottotenente della Riserva – aiutante maggiore), Karl Schafer (ex Tenente della Riserva – Comandante della VI compagnia Armi Accompagnamento) e Ernst Plege (ex Sottotenente della Riserva – Comandante di Plotone IV della compagnia).

Come noto, nella strage di Fragheto del 7 aprile 1944 persero la vita 30 persone, tra cui uomini, donne e sei bambini al di sotto dei 6 anni. Intere famiglie sterminate, i cui parenti si sono costituiti parte civile del processo, insieme al Comune di Casteldelci e alla Provincia di Pesaro e Urbino, tutti assistiti dall’avvocato Lorenzo Valenti del Foro di Rimini.L’avvocato ha chiesto alla Provincia, che in questi anni ha sostenuto le attività di ricerca dell’Istituto storico della Resistenza provinciale e dalla Biblioteca di storia contemporanea “Bobbato”, di testimoniare nel processo. Il reato per il quale i tre componenti dello “Sturrmbattaillon Ob Sudest” sono accusati è di “Concorso in violenza con omicidio contro privati nemici, pluriaggravata continuata”.

“La strage di Fragheto – evidenzia l’assessore Alessia  Morani – costituisce una delle pagine più drammatiche e tristi della storia del nostro territorio. La presenza della nostra Provincia è doverosa nei confronti delle famiglie delle vittime che hanno perso la vita per mano dei nazisti, folli omicidi che devono essere condannati. Giustizia deve essere fatta, anche se dopo decenni, ma deve essere fatta”.   

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