Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Spac

prosegue il trekking nell’arte contemporanea

L’hanno definito un trekking nell’arte contemporanea. Non servono scarponi, zaini in spalla e borracce. Bastano un abbigliamento comodo e tanta passione per la bellezza e la ricerca espressiva.

È stato prorogato “W lo Spac”, l’itinerario curato da Renato Barilli nel “Sistema provinciale di arte contemporanea”, le 14 sedi espositive in rete collegate al centro pilota dell’assessorato ai beni e alle attività culturali-editoria della Provincia. Anche se si tratta di un percorso in versione ridotta, dal momento che soltanto alcuni spazi hanno prolungato l’evento, resta pur sempre il fascino di una “camminata” alla scoperta di luoghi valorizzati dall’arte.

A Cagli Palazzo Tiranni ospiterà fino al 4 luglio l’allestimento degli scultori Maurizio Arcangeli e Claudio Cesarini, del pittore Luigi Carboni e di Maurizio Mercuri e Sabrina Muzi che hanno curato delle videoproiezioni d’arte. La Quadreria Cesarini di Fossombrone fino al 20 giugno si apre alla mostra di Pierpaolo Calzolari, uno dei più suggestivi protagonisti dell’Arte povera, mentre Arnaldo Pomodoro troneggia al centro Tam di Pietrarubbia fino al 29 agosto. La Neviera e il Cassero di Tavullia sono rivisitati da Paolo Icaro fino al 20 giugno ed Eliseo Mattiacci potrà essere ammirato fino al 1° agosto alla Fortezza Albornoz di Urbino. Infine la scultura di Giuliano Vangi fino al 29 agosto fa bella mostra nel cortile della Prefettura di Pesaro.

E così, dopo l’inaugurazione della “carovana dell’arte” (pullman e auto con a bordo artisti, critici, collezionisti, appassionati, amministratori e giornalisti), le visite proseguono guidate dall’entusiasmo contagioso del titolo “W lo Spac”.

«L’itinerario ha coinvolto artisti marchigiani oppure che da tempo hanno scelto la nostra regione come luogo di vita e di lavoro - sottolinea l’assessore ai beni e alle attività culturali-editoria Paolo Sorcinelli - Tutti artisti di alto profilo pur nella varia articolazione delle generazioni e delle tendenze. Perché lo Spac? Lo scopo è fare sistema per ottimizzare le risorse e allargare il “palcoscenico” anche alle zone più periferiche, portando i grandi eventi nei piccoli centri».

Per informazioni: servizio Cultura-editoria 0721/359528-395; Sistema Museo 0721/805099.

 

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