Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Sostegno didattico agli alunni disabili, 32 insegnanti in meno rispetto allo scorso anno

L’assessore alla Pubblica istruzione Alessia Morani ha ricevuto le associazioni dei genitori. Il 4 agosto riunione con dirigenti scolastici e sindacati per decidere le azioni, anche legali, da avviare.

PESARO – L’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Alessia Morani ha ricevuto i rappresentanti di associazioni di genitori di alunni disabili, che hanno espresso forte preoccupazione per la situazione che si prospetta nell’anno scolastico 2010-2011. Con decreto del 4 agosto scorso, l’Ufficio scolastico regionale ha infatti affidato alle scuole del territorio provinciale 493 docenti per il sostegno scolastico, ben 32 in meno rispetto allo scorso anno, quando già il numero era considerato insufficiente.

Le associazioni hanno evidenziato la “doppia illegittimità” del decreto, sia perché “non rispetta il rapporto tra insegnanti di sostegno e studenti disabili, che dovrebbe essere di uno a due, mentre è 2,34”, sia perché “viola le previsioni della legge finanziaria 2010, entrata in vigore il 30 luglio, secondo la quale l’organico di fatto per l’anno scolastico 2010 – 2011 deve essere uguale a quello dello scorso anno”. Insieme all’assessore Morani sono state decise alcune azioni politiche e legali.

Per il 4 settembre è stato previsto un incontro in Provincia con le famiglie degli alunni disabili, i dirigenti scolastici e le organizzazioni sindacali per informare sulla situazione che si prospetta e sugli strumenti da mettere in atto per tutelare i diritti dei bambini. Da parte loro, le associazioni di genitori invieranno intanto una diffida all’Ufficio scolastico regionale affinché venga annullato il decreto del 4 agosto. In caso di esito negativo, preannunciata una lunga serie di ricorsi.

“Nonostante le proteste e le azioni messe in atto durante l'anno scolastico che si è appena chiuso - evidenzia l’assessore Alessia Morani -, dobbiamo registrare una totale sordità del ministro Gelmini alle problematiche del sostegno scolastico. Avevamo chiesto di stralciare dai tagli alla scuola, e poi dalla finanziaria, le risorse necessarie a garantire il diritto allo studio di questi bambini e ragazzi, ma ormai dobbiamo prendere atto che l'unica logica che guida il Ministero è quella dei tagli senza distinzione di bisogni o, come in questo caso, di priorità. Se poi consideriamo i tagli che i Comuni dovranno fare ai servizi sociali, la situazione è ancora più grave. Il grado di civiltà di una nazione si misura soprattutto dalla considerazione che lo Stato ha dei più deboli e non mi pare che questo Governo brilli per sensibilità”.

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