PESARO – Iniziative di solidarietà con l’Africa, cooperazione con il popolo curdo, sostegno alle popolazioni dello Sri Lanka colpite dallo Tsunami, progetti di educazione alla pace: sono numerosi gli interventi che la Provincia, attraverso l’assessorato alla cooperazione internazionale, ha portato avanti nelle zone più disagiate del mondo.
“Fin dalla nascita dell’assessorato – evidenzia l’assessore alla cooperazione internazionale Renzo Savelli – abbiamo considerato prioritario il sostegno al continente più povero, l’Africa, in particolare al Niger, colpito nel 2005 da una gravissima emergenza alimentare. Insieme al Comune di Pesaro e alla rete di enti solidali Recosol abbiamo finanziato un progetto sanitario rivolto a donne partorienti, collaborato alla realizzazione di una scuola a Zinder, acquistato silos per immagazzinare scorte alimentari a Keita e Mandara, coofinanziato la realizzazione di un acquedotto a Mandara per tre villaggi del distretto. Attraverso Medici senza frontiere, nel 2005 abbiamo inviato finanziamenti per pasti giornalieri a base di plumpynut”.
Quanto allo Sri Lanka del dopo Tsunami, la Provincia è entrata a far parte di un coordinamento di enti pubblici marchigiani che, insieme alla ong Gus – Gruppo Umana Solidarità ha raccolto fondi per costruire un villaggio a Matara, con case famiglia per orfani e senzatetto. Sul versante scolastico, l’amministrazione di via Gramsci aderisce alle iniziative della “Tavola della Pace” e del Coordinamento enti locali per la pace, convinta che per realizzare la pace occorra prepararla. Al riguardo è inserita nella rete delle Scuole di Pace ed ha promosso, in collaborazione con gli istituti scolastici, diversi progetti di educazione alla pace e alla multiculturalità (“Cibo di pace”, “Manifestare la pace”, “Noi cittadini del mondo”, “La scuola in gioco”). Nel 2005 è stata inoltre costituita la “Consulta provinciale per la pace e la solidarietà internazionale”, che ha realizzato un’asta di opere donate da artisti, dal titolo “Arte per la pace”, il cui ricavato ha consentito interventi in diversi paesi africani (è in preparazione la seconda edizione).
Questi ed altri progetti sono stati illustrati in un depliant diffuso in tutte le scuole di ogni ordine e grado, con la richiesta ai dirigenti scolastici di dedicare spazio, nel corso dell’anno, alle tematiche in questione.