Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: a.p.

Risorse idriche, al primo posto l’adeguamento degli acquedotti

di Palmiro Ucchielli

I cambiamenti climatici coinvolgono ormai tutti gli abitanti della Terra in una realtà con la quale, purtroppo, dobbiamo “fare i conti”. Gli esperti assicurano che, sempre di più, il nostro futuro sarà caratterizzato da fenomeni quali la desertificazione che avanza inesorabilmente, l’effetto serra e la tropicalizzazione del clima. Che qualcosa sia cambiato pare evidente a tutti, esperti e non, basta pensare agli innumerevoli disagi e sofferenze passate nel corso dell’estate che volge al termine. Mi riferisco al caldo africano, all’afa che rende difficile respirare, ai livelli di ozono oltre i limiti, alla siccità perdurante quanto eccezionale.

Di acqua nel periodo primavera-estate se n’è vista ben poca. I dati provenienti dal nostro Osservatorio provinciale delle Risorse Idriche, che elabora i valori provenienti dalle centraline di telerilevamento sparse sul territorio provinciale, sono veramente impietosi. L’umidità da sauna, al di sopra di ogni ragionevole sopportazione, ha aggravato il senso di disagio da cui tutti, in un modo o nell’altro, ci siamo dovuti difendere. Tuttavia in questo quadro di vera e propria emergenza climatica, che farebbe tremare i polsi a qualunque addetto ai lavori, caratterizzata da assenza di pioggia significativa da quattro mesi, il sistema istituzionale-gestionale ha retto bene. Siamo riusciti ad affrontare e a rispondere ai bisogni dei cittadini residenti e turisti, mi si consenta una punta di legittimo orgoglio, in maniera efficace. Tutti quanti hanno avuto disponibilità di acqua corrente, per tutto il periodo estivo, smentendo, clamorosamente, le tante cassandre che pronosticavano un’estate caratterizzata dall’andirivieni delle autobotti per i necessari rifornimenti. Tutto ciò grazie ad una efficace sinergia tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti: Regione, Provincia, Comuni, Aspes, Aset, Megas, Ato 1, Consorzio di bonifica e ovviamente le aziende di gestione del servizio idrico. Pervaso da un ottimismo caratteriale che mi porta a vedere il “bicchiere mezzo pieno” piuttosto che quello “mezzo vuoto”, la perdurante siccità è stata l’occasione per sottoporre all’attenzione di tutti, come sto facendo da tempo, l’urgenza della soluzione dei problemi connessi con la gestione delle risorse idriche provinciali. In questa estate ho assistito, attraverso le pagine dei quotidiani, ad una ridda di accuse, proposte, suggerimenti, critiche e altro, che hanno, tra l’altro, avuto il merito di tenere alto il livello d’attenzione e del confronto, anche se a volte non proprio sereno e costruttivo. Mi corre l’obbligo di ricordare che la Provincia di Pesaro e Urbino dal febbraio scorso ha predisposto le “Linee guida per la razionalizzazione delle risorse idriche nella provincia di Pesaro e Urbino”, documento approvato da tutti i Comuni in sede di Conferenza delle Autonomie Locali, assunto come proprio anche dall’Autorità del bacino delle Marche, con il quale sono già stati individuati i programmi di attività prioritari su cui operare per mettere mano, in via definitiva, alla questione idrica della provincia di Pesaro e Urbino. Non onorerei la verità se sottacessi i disagi incorsi durante le rotture dell’acquedotto di Pesaro, peraltro efficacemente risolte nell’arco di 24-48 ore, ma è opportuno ricordare che rientra tra le priorità assolute, previste nelle Linee guida predette, l’adeguamento infrastrutturale ed acquedottistico sul territorio della provincia.

Dicevamo che gli argomenti più trattati sulle pagine dei quotidiani sono stati quelli relativi agli invasi da creare per gli usi idropotabili e irrigui, alle azioni necessarie per limitare gli sprechi e le perdite degli acquedotti ed altro ancora, tutte questioni già individuate e trattate nelle suddette linee guida. Pertanto ritengo che la discussione debba evolvere verso una fase più avanzata che è quella dell’agire rapidamente ed in modo coerente, ognuno per la propria parte senza perdite di tempo. Per quanto riguarda l’Amministrazione provinciale stiamo lavorando, con risultati positivi, su tutti gli aspetti del monitoraggio, derivazioni comprese e sulla formulazione di nuove disposizioni per il risparmio idrico. Inoltre, inizieremo entro breve uno studio di fattibilità sostenendolo con un congruo impegno finanziario sui nostri futuri bilanci, esteso a tutto il territorio provinciale, per la creazione di nuovi invasi per fini potabili e irrigui senza perdere di vista la necessità di garantire, comunque, il deflusso minimo vitale dei fiumi a garanzia della loro vita biologica.

 

 

*Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

 

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