Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Nicoletta Giorgetti

Riflessioni sul cinema, stavolta c’è Greenaway

Proseguono gli appuntamenti con la rassegna curata da Montanari nella Sala del consiglio comunale

PESARO. Torna nel week end l’appuntamento oramai consueto, nella Sala del consiglio comunale, con il ciclo di conferenze “Cinema: il piacere degli occhi” a cura di Paolo Montanari, in collaborazione con l’Istituto culturale italo-tedesco di Pesaro, Comune, Provincia e Mediateca delle Marche.Sabato 17 novembre, alle 18.30, Gianfranco Boiani, regista e docente all’Università di Macerata, rifletterà insieme a Montanari su “Peter Greenaway: cinema e sperimentazione visiva”. Figura decisamente eclettica (è regista, autore cinematografico, pittore, studioso di architettura, videoartista), Peter Greenaway appartiene al gruppo di artisti che, a cavallo degli anni ’70 e ’80, dà vita al cosiddetto “rinascimento” del cinema inglese. “Il modo di fare cinema di Greenaway – sottolinea Montanari – risente di molteplici influenze, non ultime le nuove tecnologie digitali. Sue peculiarità sono, poi, il rigore formale e la suggestione delle immagini per affrontare temi forti, trattati spesso come ossessioni, quali il sesso, la morte i numeri, gli enigmi”.Il primo lungometraggio realizzato è “The falls” (1980), ma solo due anni dopo, con il successo de “I misteri del giardino di Compton House” (1982), l’artista inglese s’impone all’attenzione della critica e di un pubblico selezionato. Seguono i film “Lo zoo di Venere” (1985),  “Il ventre dell’architetto” (1987) e “Giochi nell’acqua” del 1988, con cui Greenaway vince il Festival di Cannes. Significativi, nel campo della videoarte, i suoi  otto capitoli sull’Inferno dantesco.        

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