Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Quella passione per il passato

“Archeoprovincia” chiude domenica con una visita guidata al Museo Oliveriano di Pesaro

PESARO. Il viaggio di “Archeoprovincia” è arrivato al capolinea dopo aver fatto il pieno di visitatori imbarcati sul suo convoglio. Vagoni tutti esauriti nell’itinerario alla scoperta di siti, musei e reperti che da maggio ha attraversato in lungo e in largo la provincia. Dai resti di Pontericcioli alle memorie di Pitinum, dalle vestigia della Flaminia ai mosaici di Pisaurum, dai tesori di Fanum Fortunae fino ai Bronzi dorati di Cartoceto. L’antico volto del territorio è riaffiorato tappa dopo tappa, grazie a visite guidate, conferenze, giochi, incontri conviviali e giornate di scavo insieme ad archeologi di professione. Quel volto affascinante e misterioso di città invisibili che non ci si stanca mai di ricercare. Sarà forse per questo che, in particolare nel mese di settembre, la manifestazione ha registrato il tutto esaurito. Un successo strettamente legato anche alla formula innovativa dell’itinerario che ha permesso un approccio divertente e suggestivo alle memorie del passato.

E così, sicuramente un po’ a malincuore, “Archeoprovincia” chiude i battenti. L’ultimo appuntamento è previsto domenica 6 ottobre. La meta questa volta è Pesaro e il suo Museo Oliveriano, dove è in programma alle 10,30 una visita guidata dal presidente dell’Archeoclub Mario Morbidoni. La mattinata, dal titolo “Una passione per il passato”, proseguirà con il concerto del duo Joselito Boldorini e Marina Mari del Conservatorio Rossini. Una performance dedicata all’“Eccletticità della fisarmonica” che spazierà dai brani di Bach fino ad arrivare ai tanghi di Piazzolla. Al termine una degustazione-aperitivo offerta da Enohobby club di Gradara.

Le raccolte presenti al Museo Oliveriano, frutto di cospicue donazioni, costituiscono un prezioso documento della storia della città e del territorio. Presenti un lapidario appartenente alla collezione Olivieri-Passeri e una serie di pietre incise; una collezione di bronzetti greci, italici e romani; due raccolte numismatiche (monete etrusche, italiche, romane, bizantine e medaglie papali). Tra i reperti paleocristiani spiccano dieci vetri cimiteriali e una serie di lucerne. Di epoca cristiana, invece, va segnalata una interessante raccolta di avori. Eccezionali i cippi e le pietre votive con iscrizioni in latino arcaico dedicate a diverse divinità e scoperti nel sito dove sorgeva il Lucus pisaurensis.

 

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