Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Quel concerto di immagini e ricordi

La storia della Banda di Colbordolo in un volume che festeggia i 150 anni della formazione

COLBORDOLO. Sono la voce del paese. Le loro marce e i loro inni accompagnano le feste e i momenti solenni, rappresentando l’identità del comune e insieme le sue radici. È una tradizione antica quella dei musicanti del Corpo bandistico “Giovanni Santi” di Colbordolo. Una storia fatta di note, concerti ed emozioni che le testimonianze locali fanno risalire al 1853. Esattamente 150 anni fa. E proprio per celebrare il glorioso anniversario il Comune ha dato alle stampe un libro che raccoglie immagini ingiallite dal tempo e ancora vividi ricordi del suo concerto cittadino. Circa duecento pagine che si sfogliano come uno struggente album di famiglia e al tempo stesso nutrono la conoscenza grazie alla ricca documentazione che spazia dagli atti di archivio, alle deliberazioni comunali, agli articoli di quotidiani e riviste, ai ricordi scritti, fino alle testimonianze orali, che rivestono un ruolo di primo piano rendendo la lettura agile e accattivante.

Del resto il volume “La Banda di Colbordolo” di Simonetta Bastianelli, Cristina Ortolani e Maria Luisa Ubalducci, che verrà presentato sabato 22 novembre alle 21 nella sala musica del comune in occasione della festa di Santa Cecilia, è un’opera corale che nasce dal confronto di voci, volti e carte raccolti in mesi e mesi di lavoro a stretto contatto con musicanti, amministratori e cittadini impegnati in prima persona nella ricostruzione del mosaico della memoria. Con l’ultima parola lasciata al lettore: «Nel senso che ciascuno può continuare questa storia apportando una tessera nuova - spiegano le autrici - Vorremmo che le pagine bianche in fondo al libro, riservate alle annotazioni, fossero utilizzate per scrivere o incollare fotografie, proprio come un album di famiglia».

Ma prima largo ai protagonisti. A partire dal maestro Bruno Macci, un mix di passione e professionalità, successore del mitico Ontario Camillini che nei decenni passati riempiva di entusiasmo le piazze con la plasticità e la fantasia dei movimenti nella direzione d’orchestra. Il lontano ricordo di un clarino di seconda mano, racchiuso in un fazzoletto di ruvido cotone insieme a un pezzo di formaggio, uova sode e insalata, il compenso offerto ai musicanti dopo un concerto a Montegridolfo. Poi le feste religiose e le ricorrenze civili, officiate dai suonatori quasi fossero un rito. E ballando, ballando si arriva al dopoguerra, alla prima divisa, alla ricerca di nuovi repertori, ai premi e ai riconoscimenti, alle tournée fuori provincia e fuori regione, al presente e al futuro del corpo bandistico. Con una speciale finestra sui “momenti di gloria”, come la partecipazione della banda ai funerali di Enrico Berlinguer a Roma nel 1984 attraverso il ricordo del presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, cittadino ed ex sindaco di Colbordolo.

La ricostruzione è stata arricchita dal contributo dello storico locale Leonardo Moretti, che ha curato la sezione introduttiva.

Ma per tuffarsi tra le pagine della banda bisognerà attendere il 22 novembre quando l’opera sarà presentata a Colbordolo dal sindaco Flavio Fabi, dagli autori, dal maestro Macci e dai musicanti. Moderatrice dell’incontro sarà la giornalista Claudia Marchionni. A conclusione della serata è previsto un assaggio di note e prodotti tipici. Per poi darsi appuntamento l’indomani mattina, domenica, la festa della patrona dei musicisti, per un concerto itinerante del corpo bandistico in tutte le località del comune.

«In questi anni - racconta il sindaco Fabi - il complesso cittadino ha svolto un ruolo sociale e ricreativo di prim’ordine, rappresentando un sano e formativo luogo di incontro per bambini e ragazzi. Con i suoi corsi musicali è stato l’approdo felice per i giovani che hanno così messo a frutto i talenti dell’età in un’esperienza significativa e gratificante. La banda è infatti un fondamentale veicolo di cultura, storia e tradizioni offrendo, con la sua carica di energia e professionalità, il sottofondo musicale a manifestazioni di ogni tipo, dalle religiose, alle civili, fino a quelle sportive».

 

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