Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Provincia salva, Ricci: «Notizia importante non solo per l’Ente ma anche per i servizi e l’ambito territoriale»

Chiariti i criteri per il riordino: nessun accorpamento per Pesaro e Urbino

PESARO - Ora è ufficiale. La Provincia di Pesaro e Urbino non scomparirà, né sarà accorpata. «Rientriamo nei due requisiti esplicitati oggi dal governo su dimensione territoriale e popolazione residente. Siamo tra le 43 Province salve. Ed è una buona notizia, non solo per l’Ente, ma per tutto l’ambito territoriale». Così il presidente Matteo Ricci commenta a caldo l’esito del consiglio dei ministri che ha definito, nella mattinata, i criteri per il riordino delle Province. I nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2mila e 500 chilometri quadrati.  Per Pesaro e Urbino, che rispetta ambedue i parametri, nessun accorpamento: «Ed è importante non solo per noi, ma anche per il mantenimento dei servizi territoriali – continua il presidente -. Un accorpamento con Ancona sarebbe stato innaturale, per ragioni di identità e amministrative. In questo modo salvaguardiamo l’ambito territoriale e le organizzazioni articolate su scala provinciale (tra le altre, Prefettura, Questura e Camera di Commercio, ndr)». Ora, secondo Ricci, si giocheranno le altre partite. A cominciare dalla discussione sulle competenze e sui tagli, «anche perché, se verrà mantenuta la riduzione dei trasferimenti indicata nella spending review, tutte le amministrazioni provinciali rischieranno davvero il dissesto». Ma intanto, oggi, c’è una prima schiarita sul futuro dell’Ente di via Gramsci. «Ringraziamo l’Upi, che ha avuto un ruolo importante nella mediazione. E l’onorevole Oriano Giovanelli, per la presenza costante e l’impegno nel dibattito», conclude il presidente.

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