Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Presenze record in consiglio

Un anno di attività dell’assise provinciale, i “primi della classe” e le sedute monotematiche

Alle assemblee di viale Gramsci la partecipazione sale al 91.74%Record di presenze in consiglio provinciale. Nella sala “Pierangeli” i numeri parlano chiaro: 91,74% contro l’84% dello scorso anno. Alle 17 sedute convocate nel 2002 circa la metà dei 31 membri dell’assise non ha fatto neppure un’assenza, sei consiglieri hanno partecipato ai lavori con percentuali superiori al 90% e sette si aggirano tra l’80 e l’88 per cento.

«Il sensibile aumento - spiega il presidente del consiglio Martino Panico - è legato non solo alla maturità e al senso delle istituzioni dimostrato dall’assemblea, ma anche a quella che abbiamo chiamato “convocazione concertata” dei consigli, tenendo conto cioè delle esigenze di tutti».

I “primi della classe” sono, con il 100% di presenze, il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, Martino Panico, il capogruppo dello Sdi Tonino Salvatori, il consigliere di An Giancarlo Rossi, il capogruppo della Margherita Gilberto Ottaviani, i consiglieri Ds Emidio Omiccioli e Almerino Mezzolani, il capogruppo dei Verdi Claudio Mari, il capogruppo dei Ds Giorgio Londei, il consigliere della Margherita Graziano Ilari, la consigliere dell’Udc Anna Maria Guerra, il consigliere di An Cesare Gori, il capogruppo di An Gianfranco Colucci, il capogruppo dei Ci Franco Cangiotti e il consigliere di Fi Roberto Busca.

Ottimi anche i piazzamenti di Maurizio Sebastiani (Ds), Graziano Olivieri (Gruppo misto), Orlando Lustrissimini (Rc), Silvio Cattarina (Ds), Paola Bartolucci (Ds) e Antonella Amaranti (Ds).

Promossi a pieni voti, dunque, i consiglieri di viale Gramsci che «oltre a essere molto presenti in aula - fa notare il presidente Panico - hanno dimostrato correttezza e competenza negli argomenti trattati. I rapporti tra maggioranza e minoranza? Ottimi sul piano personale, dialettici, ma comunque improntati alla lealtà, nello scontro tra i gruppi: è sempre stato garantito il numero legale e non sono mai stati usati metodi ostruzionistici per impedire all’assemblea di lavorare. Alla fine, nonostante le naturali divisioni di orientamento politico, è sempre prevalso infatti un comune sentire basato sul rispetto del ruolo delle istituzioni».

L’attività consiliare ha visto impegnate anche le 12 commissioni per un totale di 153 riunioni. Non sono mancati anche quest’anno i consigli monotematici per approfondire il dibattito su questioni chiave che interessano l’intera collettività. Si è parlato della riforma della scuola pubblica, della sanità, dello sviluppo ecosostenibile della provincia, del futuro delle zone di montagna.

«L’atto più importante approvato nel 2002? - risponde Panico - Non ci sono dubbi: il Piano triennale di sviluppo ecosostenibile, uno strumento che, al di là delle previsioni e dei contenuti, è stato determinante per il rilancio dell’attività progettuale, di quel pensare al futuro nella consapevolezza del nuovo ruolo della Provincia, un vero e proprio ente locale territoriale a competenza generale».

 

 

 

 

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