PESARO. “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini è il terzo film protagonista del ciclo di incontri intitolato “Il linguaggio del film” a cura di Paolo Montanari e organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Pesaro, l’Istituto culturale italo-tedesco di Pesaro, la Mediateca delle Marche, con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino.
Ad analizzare il capolavoro di Pier Paolo Pasolini sabato 17 febbraio, alle 18, nella sala del consiglio comunale, sarà Stefano Schiavoni, direttore della Mediateca marchigiana.
La gestazione del progetto di un film sulla “religione”, che risale al 1962, attraversò vari fasi culturali di Pasolini. La prima ipotesi era quella di realizzare un film sulla vita di San Francesco, in parte concretizzata in “Uccellacci e Uccellini”. Ma poi Pasolini, dopo aver scritto un soggetto originale dal titolo “Bestemmia”, su un accattone medievale, decise di realizzare la trasposizione cinematografica della vita di Cristo così com’è narrata nel Vangelo di San Matteo. Nascono due istanze, che saranno analizzate da Stefano Schiavoni, citando proprio il pensiero pasoliniano: la prima è la volontà di demistificazione della soluzione “divina” del mistero del mondo e della morte; la seconda è la concezione rivoluzionaria della diversità sociale, della non-violenza e della forza del pensiero morale.
Paolo Montanari affiancherà Schiavoni collocando il film nel contesto storico-religioso legato alla figura di Cristo e all’aspetto pittorico, elemento fondamentale per l’interpretazione del Vangelo.