PESARO – «Malandrino stia tranquillo: la Provincia procederà all’approvazione del rendiconto entro il 30 aprile nel massimo rispetto e in coerenza con le linee indicate dalla Corte dei Conti». Lo dice il presidente Giuseppe Paolini, replicando alle dichiarazioni del consigliere provinciale del gruppo ‘La Nuova Provincia’. «Il consigliere - evidenzia Paolini - solleva nuovamente la questione dei derivati sottoscritti 22 anni fa, definendoli ‘prestito speculativo ad altissimo rischio’. Niente di tutto questo, come si è già risposto molte altre volte, perché in realtà si è trattato di una semplice operazione di copertura dal rischio di rialzo dei tassi di interesse, attivata all’epoca anche da ministeri e da decine di enti locali in Italia. La scadenza del contratto, tra l’altro, è nel 2025. Si è già dimostrato che se all’epoca avessimo sottoscritto mutui a tasso fisso, anziché mutui a tasso variabile con copertura dal rischio del rialzo dei tassi tramite derivati, la Provincia avrebbe speso molto di più. Più nel dettaglio, il ‘vantaggio storico’ o differenziale positivo, alla fine del 2024, è pari a circa quattro milioni e mezzo». Quanto al fondo pluriennale che avrebbe registrato un aumento esponenziale: «E’ una questione puramente tecnica. Come accade in tutti gli enti locali, il fondo pluriennale viene alimentato ogni volta che gli investimenti slittano nelle tempistiche del loro cronoprogramma. Rispetto al passato, sono stati previsti in bilancio circa 60 milioni di investimenti tra Pnrr e cofinanziamenti. Si tratta di una mole mai vista e l’ente sta gestendo tutte queste risorse perché, con un grande lavoro, è riuscita a intercettare fondi per progetti validi, come la costruzione di nuove scuole e palestre. E’ chiaro che si possono registrare slittamenti nel cronoprogramma delle annualità, visto che parliamo di decine di cantieri. Che tra l’altro, in termini generali, risultano tutti in linea con le tempistiche e le scadenze del Pnrr. Quanto al resto – conclude Paolini - Malandrino cita contratti sottoscritti molti anni fa, all’epoca perfettamente consentiti dalla legge dal momento che è trascorsa un’era geologica. Ribadisco che la Provincia approverà il bilancio consuntivo entro il mese di aprile con il massimo rigore».