Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Outlet di Marotta, gli assessori Rossi e Porto: “Inaccettabili le minacce del sindaco di Mondolfo, non ci faremo intimidire”

Illustrati i motivi del “no” alla variante: “Il Comune avrebbe dovuto chiedere al consiglio provinciale una revisione del Ptc e avviare una procedura di co-pianificazione con i territori coinvolti”

FANO – “Consideriamo inaccettabili le offese e le intimidazioni, anche sul piano personale, che ci sono state rivolte dal sindaco di Mondolfo Pietro Cavallo e dalla società Expandia dopo il nostro voto contrario alla richiesta di variante da parte del Comune di Mondolfo per realizzare un outlet di fronte al casello autostradale di Marotta. Il sindaco ha dichiarato di voler chiedere un risarcimento danni personale nei nostri confronti, aggiungendo di avere a disposizione 300 avvocati ed informando a mezzo stampa che si sarebbe riunito con i legali della ditta Expandia, ammettendo così un’impropria sovrapposizione degli interessi della ditta che dovrebbe commercializzare l’area con quelli del Comune. Non accettiamo pressioni o minacce”. E’ quanto evidenziato dagli assessori provinciali Davide Rossi e Tarcisio Porto, anche a nome dell’assessore Massimo Seri (assente per un’iniziativa istituzionale) in una conferenza stampa a Fano.

“In giunta – ha detto Davide Rossi – abbiamo espresso il nostro parere politico, evidenziando che non ci sono i presupposti per approvare la variante, poiché il Comune non ha rispettato le procedure indicate nel Piano territoriale di coordinamento. Il Ptc non prevede la possibilità di un outlet, per di più presso il casello, ma solo una grande struttura di vendita in località Sterpettine. Invece il Comune ci ha chiesto la triplicazione della superficie utilizzabile lorda da 12mila metri quadrati a 36mila. Va poi considerato l’aspetto socio-economico. Tutti i negozi di abbigliamento subirebbero un contraccolpo in un momento in cui i centri storici vivono un equilibrio precario. Occorre capire se gli eventuali nuovi posti di lavoro possono andare a discapito di quelli esistenti”.

“Per realizzare un outlet – ha aggiunto Tarcisio Porto – il Comune di Mondolfo avrebbe dovuto chiedere prima al consiglio provinciale una rivisitazione del Ptc, poi avviare una procedura di co-pianificazione, un accordo scritto con tutti i territori coinvolti nell’impatto che tale struttura può avere. Penso a Fano, ma anche a Senigallia e ad altri territori”.

Il Comune di Mondolfo ha 90 giorni di tempo per presentare controdeduzioni alla giunta provinciale, che a sua volta avrà 60 giorni per rispondere.

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