Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Monteciccardo, “finestra” su Agrà

Si inaugura domenica al Conventino la mostra dedicata al pittore marchigiano Natale Patrizi

MONTECICCARDO. Una “finestra” aperta su Natale Patrizi. Si inaugura domenica 3 agosto alle 18 l’antologica dedicata dalla Provincia al pittore marchigiano nato a Mondolfo nel 1941. Fino al 28 settembre, il Conventino dei Servi di Maria di Monteciccardo ospiterà un percorso di quaranta opere, tra le più significative di Agrà, nome d’arte del pittore. Sarà possibile ammirare anche le caratteristiche “Finestre”, realizzate da Patrizi tra il 1981 e il 1983: si tratta di composizioni di dipinti inseriti in reperti provenienti da vecchie case coloniche.

«Pittore colto, Patrizi si attesta sull’esperienza più classica del quadro realizzato in base alle regole della spazialità prospettica - spiega Silvia Cuppini, curatrice della mostra insieme al critico d’arte Claudio Giardini, responsabile del servizio cultura-editoria della Provincia - ne sono tangibili testimonianze i paesaggi e le figure rappresentate al di là di vere finestre che svolgono insieme la funzione di inquadratura e cornice. Vecchie finestre recuperate che raccontano non solo il debito che l’artista deve all’artigiano per la conoscenza dei materiali, ma anche la capacità del primo sul secondo di trasformare la materia in oggetto puramente estetico».

Il percorso si snoda poi tra i dipinti di paesaggio, senza trascurare di fornire al visitatore tracce dell’opera pittorica rivolta al ritratto e all’arte sacra.

«Se con il paesaggio Patrizi restituisce all’uomo la dignità della contemplazione - scrive il critico d’arte Silvia Cuppini - con il ritratto approfondisce il perenne debito creaturale dell’uomo verso Dio: da qui scaturisce l’affascinante percorso delle tempere murali in spazi ecclesiastici e le vetrate. Il volto di Cristo, degli apostoli, di Maria sono veri ritratti di conoscenti o amici».

Tra i vari temi si impone il paesaggio: la poesia che trapela dal mare, dalle verdi colline, dai corpi sinuosi adagiati sulle spiagge dorate. Pennellate a macchie, grandi e cromatiche. Determinante per Patrizi è stata l’esperienza a contatto con le terre marchigiane.

Infatti il critico Claudio Giardini, introducendo il suo corposo saggio “Sul concetto di paesaggio” ospitato nel catalogo della mostra, fa riferimento a “quelle raffigurazioni della campagna dolce e digradante dalle colline sopra il Cesano e il Metauro fino al mare; immagini che avevo affogate negli occhi fin dall’infanzia».

Nel 1962 Agrà ha conseguito a Firenze la specializzazione nell’arte della pittura murale (l’affresco). Ha poi partecipato a mostre sul territorio nazionale e all’estero. Insieme a Mario Giacomelli e Fide, ha realizzato una serie di installazioni in luoghi aperti, nell’entroterra marchigiano. Le opere dell’artista figurano in numerose collezioni pubbliche e private, in musei e gallerie, in Italia e all’estero.

E così, dopo l’iniziativa della preziosa cartella d’arte dedicata alle incisioni di Patrizi, un secondo omaggio all’artista parte dall’assessorato ai beni e alle attività culturali-editoria della Provincia (in questo caso in collaborazione con il Comune di Monteciccardo). Un nuovo tassello del progetto Spac, il “Sistema provinciale di arte contemporanea” che riunisce in un unico percorso i principali spazi espositivi delle nuove e giovani ricerche artistiche.

La mostra, dal titolo “Patrizi”, è aperta da giovedì a domenica, dalle 17 alle 21 (informazioni 0721.359395-359200; 0721.910189).

 

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