Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Minardi: «Campagna denigratoria per nascondere le responsabilità del Governo»

La smentita dell’assessore al Bilancio: «Baldelli prende fischi per fiaschi. In due anni personale ridotto di 41 unità. Basta bugie: smentisca o difenderemo l’immagine dell’Ente per vie legali»

PESARO – Fischi per fiaschi. Per l’assessore al Bilancio Renato Claudio Minardi, a voler fare «demagogia e populismo di qualità, peraltro, poco raffinata», a volte ci si ritrova con una buona dose di granchi in mano. Perché «va bene la battaglia politica», ma «è sempre opportuno discernere tra la dimensione reale e quella, strumentale, partorita nel mondo dei sogni. Se non altro per dignità e onestà intellettuale, anche per alzare un po’ il livello del dibattito…». E allora: «Vedo che la campagna denigratoria continua – attacca l’assessore -. Questa volta è il consigliere Pdl Baldelli che sale sul carro? Benissimo: rispondiamo anche a lui…». In ordine: «La minoranza parla di default, fallimenti, crac e catastrofi nucleari. Qualcuno dovrebbe spiegarci, allora, perché dal ’95 ad oggi, puntualmente, la Provincia ha confezionato tutti gli anni avanzi di amministrazione. Mutuando il linguaggio del mercato sono utili d’impresa. Baldelli, che padroneggia così bene la materia, come li chiama?» Poi puntualizza: «Il consigliere provinciale del Pdl afferma che i 15 milioni di euro bloccati in cassa, a causa del patto di stabilità, rappresentano solo il 10 per cento del “debito” provinciale. Se ne deduce che ignora la distinzione tra conto capitale e parte corrente di un bilancio. Baldelli sa cos’è un consuntivo? Ho dei dubbi perchè usa termini non esatti». Anche perché, ribadisce di nuovo, «i mutui accesi sono investimenti con i quali abbiamo patrimonializzato la Provincia. Intervenendo, tra l’altro, su scuole, strade e difesa del suolo». Non è tutto: «Dice che il festival della felicità è stato organizzato con i fondi per i disoccupati? E’ una calunnia. Perché la Provincia ci ha messo, di suo, solo 20 mila euro stornati da economie sul costo del personale di ruolo. Il resto viene da sponsor privati. E non cito, solo per generosità nei confronti del consigliere provinciale Pdl, tutte le azioni anticrisi messe in atto dall’amministrazione provinciale in questa legislatura». Sul fronte personale: «Non è stato assunto nessuno – precisa -, se non 2 vigili provinciali a tempo determinato che hanno sostituito altre due unità che non sono più in organico. Abbiamo 22 vigili provinciali per la tutela del territorio. Non mi sembra un esercito. Solo a Pesaro ci sono 88 vigili urbani. Le altre 6 unità di cui si parla sono state assegnate negli uffici per il lavoro e agli sportelli dei centri per l’impiego, per le necessità di potenziamento rispetto alle esigenze dell’utenza, aumentata a causa della crisi. Ma sono coperti dal fondo sociale europeo e non ricadono nel bilancio dell’Ente». Dice di più: «Prendiamo il raffronto tra assunzioni e trasferimenti da un lato e cessazioni di rapporto di lavoro dall’altro. Ebbene, tra il 2010 e il 2011 l’organico dell’Ente è stato ridotto di 41 unità. Altro che nuovi innesti…». Torna sulle omissioni della minoranza: «Si dimenticano di citare i tagli di Tremonti – prosegue Minardi - e le manovre antifederaliste, perché altrimenti crollerebbe tutto l’impianto delle loro accuse. Grazie al Governo, abbiamo zero euro per la manutenzione stradale e non possiamo spendere i 15 milioni di euro in cassa per i vincoli del patto di stabilità. La Provincia di Pesaro e Urbino deve avere dal ministro dell’Economia 31 milioni di euro (il riferimento è ai residui perenti, fondi assegnati ma non liquidati ndr), ma ormai abbiamo perso le speranze. Alla faccia del federalismo…». Capitolo consulenze: «Il capogruppo Pdl ripropone come un disco rotto il solito ritornello. Più volte, in questi anni, con le cifre alla mano, abbiamo confutato le sue teorie. Se continua, senza fantasia, a riproporle significa che è in malafede». Vuole evitare di tornare nuovamente sull’argomento: «Baldelli rettifichi le accuse gratuite – conclude l’assessore -. E se continuerà la campagna denigratoria saremo costretti a tutelare l’immagine dell’Ente nelle sedi competenti…».

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