Fronte unico in difesa delle acque. Hanno messo insieme le forze Provincia, Capitaneria di porto di Pesaro, Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche (Arpam), Università di Urbino e Regione Marche per proteggere dall'inquinamento il tratto di mare tra Gabicce e Marotta-Mondolfo e i bacini di Marecchia, Conca, Foglia, Metauro e Cesano. Il 16 marzo è stato sottoscritto nella sede dell'Amministrazione di viale Gramsci, promotrice dell'accordo, un protocollo d'intesa che stabilisce una "organizzazione congiunta dei controlli di polizia ambientale". Monitoraggi e interventi coordinati insomma per tutto il patrimonio idrico.
Nel mirino ci saranno in particolare gli scarichi nelle acque, sia marine sia superficiali, attraverso indagini a caccia di sostanze pericolose per la sicurezza e la qualità ambientale e paesaggistica del territorio.
«Una delle maggiori esigenze in questo campo - sottolinea il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli - è quella di una sinergia più efficace tra i soggetti istituzionali che operano nel settore della difesa e della protezione delle acque. L'obiettivo è quello di utilizzare in maniera ottimale le risorse umane e finanziarie disponibili e individuare insieme i programmi e gli ambiti d'intervento per conseguire migliori risultati nella manutenzione e nella tutela dei corsi d'acqua e per la sostenibilità dello sviluppo».
Come procederà il lavoro d'équipe? Gli interventi di controllo e le azioni correttive e repressive saranno preceduti da una ricognizione dello stato attuale del territorio per raccogliere dati e conoscenze sulle condizioni ambientali del mare e dei fiumi, focalizzando l'attenzione sui potenziali rischi di danno ambientale.
«Il nostro principale obiettivo - fa notare Ucchielli - è tutelare le acque destinate al consumo alimentare, proteggere la qualità delle sorgenti e delle fonti sotterranee, che rappresentano il più importante patrimonio idrico destinato all'uso potabile. Ma anche rendere sicura la balneazione e proteggere la vita dei pesci. Un sistema integrato, dunque, di controlli ambientali finalizzato allo studio di programmi di risanamento, recupero e tutela delle biodiversità più significative del territorio».
I risultati del monitoraggio e delle analisi periodiche confluiranno in una "banca dati" che sarà pubblicata on line nel sito internet curato dal servizio provinciale della Protezione civile. Si tratterà di un vero e proprio "Osservatorio della qualità delle acque marittime e interne della Provincia di Pesaro e Urbino". La base di partenza per operare insieme, ognuno nel suo settore di competenza, in difesa del patrimonio ambientale.