Spett. Il Resto del Carlino
PESARO. Non si fa attendere la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Trasporti e Viabilità della Provincia, Mirco Ricci, al quesito che qualcuno si porrebbe, stando all’articolo pubblicato su questo giornale, a proposito della variante di Pontericcioli: “Quando avremo la variante?”.
“In un incontro pubblico tenutosi il 6 agosto a Cantiano – spiega Ricci – sul tema della viabilità e degli scavi archeologici, a cui parteciparono oltre a numerosi residenti anche il sindaco, rappresentanti della Comunità Montana, della Sovrintendenza e, insieme a me per la provincia, l’assessore Sorcinelli, si approfondirono tutte le questioni, sotto entrambi i profili, e furono date opportune rassicurazioni sulla tutela dei ritrovamenti archeologici e sulla ripresa dei lavori”.
Detto questo, “vorrei sapere – incalza l’assessore – chi ha forgiato una simile definizione, ovvero “strada della vergogna” riferendosi al nuovo tratto della Flaminia, e soprattutto, chi dovrebbe vergognarsi. Non certo la Provincia, visto che sta facendo lavori su una strada in cui l’Anas non interveniva da trent’anni!”.
A Ricci piacerebbe “anche sapere chi sta dormendo, considerando che stiamo parlando di un’opera che richiede circa 10 miliardi di vecchie lire, la cui realizzazione ha dovuto fare i conti con la sorpresa dei ritrovamenti archeologici e, nonostante questo, ha visto in due anni il reperimento delle risorse, il progetto, l’appalto e l’avvio dei lavori”.
Da aggiungere “il fatto che è stato agosto per tutti quanti, ditta incaricata dei lavori compresa. Eppure si è raggiunto ugualmente l’accordo con la Sovrintendenza, è stato modificato il progetto per tutelare gli scavi archeologici, sono state trovate ulteriori risorse in seguito a tali modifiche e il 6 settembre verrà riaperto il cantiere. Come annunciato durante l’incontro pubblico di Cantiano, quando si parlò anche della sicurezza nel cantiere, per cui abbiamo provveduto a realizzare la segnaletica sia orizzontale che verticale.
Abbiamo rispettato quanto promesso, dunque, sia per i modi sia per i tempi, dei quali non mi sembra si debba vergognare, ripeto, proprio nessuno, tantomeno la Provincia!”.