Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b

"Lo sviluppo ecosostenibile è una priorità"

Ucchielli interviene sui temi di Johannesburg

di Palmiro Ucchielli*

I temi dello sviluppo e delle qualità che deve possedere per soddisfare ad un tempo le aspirazioni umane e l’equilibrio dell’ambiente sono sempre più presenti in ogni attività e nel dibattito civile e culturale. E’ giusto ed essenziale per la prospettiva di un futuro più sicuro per tutti ed il vertice in corso in questi giorni a Johannesburg sullo sviluppo sostenibile ce lo ricorda opportunamente.

Oltre agli enormi problemi storici della povertà e della fame, con un miliardo e duecento milioni di persone che vivono con meno di 1 dollaro al giorno e 800 milioni che non hanno cibo per una vita normale, vi sono oggi, in aggiunta, i rischi esiziali di sconquasso cui sono sottoposti il clima e beni vitali come l’acqua e l’aria. Il crescente consumo di combustibili fossili ed il conseguente incremento delle emissioni di gas serra, soprattutto anidride carbonica, stanno mettendo sempre più a dura prova l’equilibrio climatico, con l’aumento della temperatura ed il sorgere di fenomeni devastanti, come le grandi ed intense piogge ora così estese e frequenti proprio nel nostro emisfero, quello settentrionale.

E i più grandi produttori di anidride carbonica sono i paesi sviluppati occidentali, ma con al loro interno una differenza significativa, fra un’America che produce 10 volte di più dei paesi in via di sviluppo ed un’Europa che invece ne produce per meno della metà rispetto agli Stati Uniti.

Nessuno può pensare di poter non essere toccato da queste problematiche, né di non essere chiamato a dare il suo contributo. L’Europa, l’Italia, anche la nostra regione e la nostra provincia vivono dell’equilibrio globale e risentono degli effetti della sua manomissione. Le alluvioni terribili proprio di questi giorni, che hanno colpito in maniera mai vista tanta parte dell’Europa, ed i comportamenti preoccupanti del clima anche sulle nostre aree ci dicono che è indispensabile lavorare per la difesa del nostro ambiente e porre le sue esigenze in ogni nostra iniziativa.

Bene ha fatto la Commissione Europea ad istituire, per la prima volta, un fondo per l’intervento sulle calamità naturali nel nostro continente, a favore sia dei paesi già facenti parte dell’Unione Europea sia di quelli in via di adesione. E’ un atto di grande significato, che non deve sfuggirci. Due grandi valori emergono fondamentalmente: da un lato il tema della difesa nei confronti delle calamità naturali diviene un impegno strutturale ed unitario dell’Europa e, dall’altro, questa stessa Europa comincia a riconoscersi più grande ed unita nelle prospettive comuni, dall’Atlantico alla Russia e dal Polo Nord all’Africa.

Nel nostro ambito, pur nelle debite proporzioni, vediamo confermata la giustezza della scelta che abbiamo compiuto di rendere sistematico, con il Piano Triennale di Sviluppo Ecosostenibile, l’intreccio dei temi dello sviluppo della nostra comunità e del governo della qualità del nostro ambiente. L’analisi della sostenibilità del nostro sviluppo già condotta in questo ambito dal Prof. Tiezzi, con esito positivo per la condizione attuale, ci dice, contemporaneamente, sia che si è operato finora ragionevolmente, in questo nostro territorio, sia che è giusto continuare ed anzi sviluppare le politiche e gli interventi necessari a sostenere le prospettive di un futuro di qualità.

Nel Piano, quindi, ci sono programmi e progetti essenziali, in questa prospettiva: dal monitoraggio e manutenzione del territorio ai piani delle cave, dei rifiuti e della gestione delle risorse idriche a quelli delle aree protette e del verde territoriale, assieme a quelli del cablaggio del territorio e dei servizi avanzati per lo sviluppo economico, la qualità del lavoro e l’internazionalizzazione dell’economia.

Lo sviluppo e l’attuazione di questi progetti è già in corso, con il contributo di tutti i soggetti pubblici e privati interessati, dai Comuni alle Comunità Montane alle associazioni di categoria e sociali, e siamo convinti così di poter dare un forte contributo per lo sviluppo e la sicurezza di tutta la comunità provinciale.

 

*Presidente della Provincia

di Pesaro e Urbino

 

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