MACERATA FELTRIA. Tutto esaurito al Teatro Battelli per la presentazione del “Piano triennale di sviluppo ecosostenibile” della Provincia. Sul palco il presidente, la giunta e i tecnici dell’Amministrazione provinciale; in platea, nei palchi e assiepate all’ingresso circa 500 persone. Il “popolo” del Montefeltro ha risposto all’invito della Provincia che ha voluto dimostrare, nero su bianco, con progetti e investimenti alla mano, il suo impegno per i comuni delle aree interne, lontani dai servizi e dalle grandi vie di comunicazione della costa, ma non certo dimenticati e trascurati dalla Provincia. Al contrario.
«Con il nostro nuovo Piano - ha scandito il presidente Palmiro Ucchielli - vogliamo invertire il processo di sviluppo che ha interessato finora il territorio, una svolta decisiva che punti proprio sulle aree interne, la grande risorsa della provincia».
Si è conclusa così, con un bagno di folla, la lunga giornata degli amministratori provinciali a Macerata Feltria per ascoltare esigenze, richieste e proteste del Montefeltro e di quei Comuni “attratti” dalla vicina Romagna.
Prima tappa del tour è stata la visita al cantiere della provinciale 3 Feltresca dove hanno preso il via i lavori del 5° lotto della variante di Casinina, un intervento da 8 miliardi e 50 milioni di vecchie lire, affidato alla ditta Sipa spa di Catania, che segna un nuovo e importante passo avanti per il completamento dell’infrastruttura viaria.
«In tre anni la Provincia ha investito il 42,5% delle risorse destinate alle strade per migliorare la viabilità del Montefeltro - ha sottolineato l’assessore provinciale alle opere pubbliche Mirco Ricci - Dal 2000 al 2002 nella vallata del Foglia sono stati finanziati lavori per 12 miliardi e 680 milioni, mentre in Valconca alla rete viaria sono stati destinati 6 miliardi e 234 milioni per un totale di 18 miliardi e 914 milioni di opere. Un investimento notevole se si tiene conto che le strade provinciali che attraversano la Comunità montana del Montefeltro (238 km) corrispondono al 17% dell’intera rete della Provincia (1.398 km)».
Oltre alla variante di Casinina, sono partiti anche i lavori del 2° lotto della strada provinciale Conca per un importo di 2 miliardi di vecchie lire. E poi i nuovi appalti, i progetti e le prospettive per il futuro del Montefeltro illustrate nella sala del consiglio comunale di Macerata Feltria di fronte a una ventina di sindaci delle vallate del Foglia, del Conca e del Marecchia, ai presidenti delle Comunità montane di Carpegna e di Novafeltria, e a numerosi cittadini.
«Gli impegni futuri dell’Amministrazione provinciale - ha annunciato l’assessore Ricci - vedono ai primi posti, per quanto riguarda la Fogliense, il completamento della variante di Casinina con la realizzazione del 2° lotto, l’adeguamento del tracciato in corrispondenza del cimitero di Caprazzino e la rotatoria all’incrocio per Sassocorvaro; mentre nella Valconca è in programma il 3° lotto per l’ammodernamento della strada provinciale».
Non solo viabilità sul tappeto, ma anche gli interventi che la Provincia ha in programma contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione idraulica del fiume Foglia.
Dopo il report delle opere realizzate, dei lavori in corso e degli impegni per i prossimi due anni, la parola è passata al Montefeltro. Un coro unanime, quello dei sindaci di piccole comunità di “confine” nel rivendicare la conservazione dei servizi essenziali, in primo luogo i presidi sanitari («Non vogliamo le specializzazioni, ma le strutture di base vanno salvaguardate anche in un territorio di 20 mila abitanti»), e nel lamentare la precarietà dei collegamenti stradali («ci vuole un’ora e mezza per arrivare a Pesaro e non si viaggia certo in condizioni di sicurezza, basta vedere i numerosi incidenti stradali»). Ma gli amministratori locali hanno anche chiesto un maggiore impegno nella difesa del patrimonio artistico e del paesaggistico della zona.
Il sindaco di Macerata Feltria Massimo Vannucci, che ha fatto gli onori di casa, ha ricordato che «i problemi della viabilità sono strutturali, legati a investimenti fatti in passato in base al criterio della presenza demografica, c’è un ritardo storico che deve essere recuperato. E su questo chiediamo un impegno preciso alla Provincia».
In tutta risposta Ucchielli è stato chiaro: «Siamo qui per costruire insieme lo sviluppo della provincia, il nostro Piano non è il libro dei sogni, ma idee, fatti, realizzazioni».
E in serata le pagine del progetto sono state sfogliate in scena, al Teatro Battelli, dagli amministratori e dai tecnici della Provincia: dalle future reti telematiche per la gestione e lo sviluppo dei servizi al cittadino e alle imprese, alla tutela e valorizzazione del territorio e dell’ambiente, alla formazione professionale e lavoro, fino alle politiche sociali e alle attività culturali.
Non sono mancati gli interventi, le domande, le polemiche, le richieste in un vivace dialogo tra palco e platea. “Uno degli spettacoli del Battelli che ha attirato più pubblico” hanno commentato gli organizzatori. E dopo la mezzanotte è calato il sipario tra gli applausi.