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Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

L’anima e le cose danno lezione In mostra percorsi didattici e visite-gioco per le scuole

La rassegna sulle “nature morte” allestita a Fano fino al 28 ottobre

Quadri da vedere, animare, comporre. La mostra diventa gioco. E dopo gli studiosi, gli appassionati e i semplici curiosi, anche i bambini e i ragazzi delle scuole si avventurano tra le “nature morte” esposte a Fano nell’Edificio Luigi Rossi.

“L’anima e le cose”, l’evento artistico organizzato dall’assessorato ai Beni e alle Attività culturali-Editoria della Provincia, diretto da Paolo Sorcinelli, dal Comune di Fano e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, sale in cattedra e propone alle scuole elementari e medie del territorio un percorso didattico alla scoperta dei pittori delle “piccole cose”, degli oggetti di uso quotidiano, che hanno operato tra il ‘600 e il ‘700 nelle Marche, in Emilia Romagna e nel Lazio.

Al bando le spiegazioni dotte, per i giovani ospiti sono in programma “visite-gioco” a base di schede a quiz, disegni da colorare, animazioni, momenti ludici e laboratori che, attraverso il piacere dello stare insieme, hanno lo scopo di far comprendere agli allievi immagini e linguaggi pittorici.

Le visite hanno preso il via a settembre e proseguiranno fino alla chiusura della mostra, il 28 ottobre. Il calendario è stato finora fittissimo e le prenotazioni continuano ad arrivare numerose da tutta la provincia.

«La fruizione esclusivamente visiva – sottolinea Claudio Giardini, responsabile dell’ufficio Cultura della Provincia e coordinatore dello staff che ha curato la mostra – disperde l’attenzione dei ragazzi, che restano disorientati di fronte alla quantità di materiale esposto. Si è pensato quindi di proporre un percorso didattico attraverso i dipinti più rappresentativi, escogitando strumenti ludici che catturino l’attenzione dei ragazzi e al tempo stesso sviluppino le loro capacità di lettura dell’opera».

Differenziato per cicli scolastici, il percorso si rivolge agli alunni tra i 6 e i 13 anni e si articola in due fasi: la visita guidata e animata dell’esposizione e il laboratorio in uno spazio allestito per l’occasione nella Sala capitolare dell’ex convento di Sant’Agostino, proprio a due passi dalla sede della mostra, messa a disposizione dall’Archeoclub di Fano.

Ai piccoli visitatori saranno distribuite delle schede, elaborate in collaborazione con il professor Hans Rupprecht, per una sorta di “caccia all’immagine”.

«Si tratta di un supporto didattico per aiutare i ragazzi a individuare, comprendere e ricordare gli aspetti formali, stilistici e iconografici delle “nature morte” – aggiunge Claudio Giardini – Durante i laboratori gli alunni allestiranno tutti insieme una composizione ispirata alle opere viste in mostra, servendosi di vasellame, oggetti in rame, frutta, fiori e ortaggi, che servirà poi da soggetto per dipinti individuali nelle tecniche preferite da ciascun bambino».

L’iniziativa, coordinata dal servizio Cultura - Editoria attraverso il Centro provinciale Beni culturali e le cooperative Sistema Museo di Perugia e Comedia di Fano in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica istruzione della Provincia, prevede anche materiale didattico per gli insegnanti con schede di verifica da sottoporre agli alunni che serviranno per rielaborare criticamente l’esperienza fatta e rafforzare i contenuti appresi.

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