Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

La vita di un "penitente"

Presentazione dell’opera venerdì alle 16,30 nella sala del consiglio provinciale

Un uomo e il suo tempo, la scelta francescana, la santità di vita, la beatificazione e la venerazione delle popolazioni. Il cammino spirituale di Beato Sante Brancorsini, il frate che nella seconda metà del ‘300 operò al santuario di Santa Maria in Scotaneto di Mombaroccio, si è trasformato in un poderoso volume curato da Padre Giancarlo Mandolini, rettore del convento e studioso.

Il volume “Beato Sante Brancorsini”, pubblicato dalla Provincia Picena di “San Giacomo della Marca” dei Frati Minori, l’ordine francescano del convento, verrà presentato dall’assessorato ai beni e alle attività culturali della Provincia venerdì 18 gennaio alle 16,30 nella sala del consiglio.

«Un’opera impegnativa e di notevole spessore culturale – scrive nella presentazione l’arcivescovo di Pesaro Angelo Bagnasco – che ha richiesto numerosi anni di studio e di ricerca in molteplici archivi e biblioteche italiane ed estere. Essa contiene spinte preziose per la conoscenza documentata del “penitente” di Mombaroccio. Il Beato Sante viene presentato non nella solitudine di una santità nascosta e irripetibile, ma nel contesto variegato e innovatore del mondo francescano».

All’incontro interverranno il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, l’assessore ai beni e alle attività culturali Paolo Sorcinelli, gli studiosi Franca Sinatti D’Amico, docente di storia del diritto italiano al dipartimento beni culturali di Ravenna dell’università di Bologna, e Umberto Mazzone, docente al dipartimento discipline storiche dell’università di Bologna. Interverrà anche Padre Giancarlo Mandolini.

L’interesse della Provincia per l’opera nasce anche dalla collaborazione stabilita con il convento di Mombaroccio attraverso il progetto Spac che, proprio al santuario, ha segnato la prima tappa del suo itinerario nell’arte contemporanea con una sezione sull’arte sacra legata alla collezione di Padre Stefano Troiani della Provincia Picena.

 

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