Comunicati stampa | Ambiente
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

La “Conferenza dei servizi” approva il progetto per il potenziamento del depuratore di Borgheria a Pesaro, Tagliolini: “Dopo 20 anni usciremo dall’infrazione europea”

L’intervento, finanziato anche da risorse ministeriali, avrà un costo di oltre 7 milioni di euro

PESARO - La “Conferenza dei servizi” convocata dall’Aato 1 (Autorità di ambito territoriale ottimale) Marche Nord, ha approvato questa mattina il progetto relativo al potenziamento del depuratore di Borgheria di Pesaro, per un importo di oltre 7 milioni di euro, finanziato anche da risorse ministeriali. “Si tratta di un grande risultato - commenta il presidente Aato 1 Marche Nord e presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Daniele Tagliolini – frutto del lavoro e delle azioni messe in campo dal 2014, con una serie di progetti per avere depuratori idonei e moderni e risolvere a Pesaro il problema della non conformità alla normativa nazionale ed europea nel settore della depurazione. L’attuazione del progetto ci consentirà infatti di uscire, dopo 20 anni, dall’infrazione europea. Siamo pronti a dare inizio al secondo grande progetto dopo Urbino, adesso veloci per appaltare l’opera”.

Dopo gli altri due progetti approvati giovedì dalla “Conferenza dei servizi” sul versante idrico (testapozzo del Burano e nuovo pozzo a San Lazzaro), Tagliolini afferma: “La presenza di depuratori idonei ed il miglioramento della qualità delle acque, insieme  alla soluzione della crisi idrica che da qualche anno interessa il territorio, sono le linee di indirizzo che ci hanno accompagnato nelle scelte fatte dal 2014 ed oggi finalmente possiamo dire che tutto quello che dovevamo fare è stato fatto”.

“Il depuratore - evidenzia il direttore Aato 1 Marche nord Michele Ranocchi – sarà in grado di trattare un maggiore volume di acque reflue, che confluiranno grazie ad una rete di fognatura in via di ampliamento con gli ultimi progetti approvati da Aato, rispondendo così ai parametri imposti dalle normative europee e nazionale, ma anche dal Piano di tutela ddelle acque della Regione Marche”.                                                                            (g.r.)

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