Comunicati stampa | Dal Territorio
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“La Banda Grossi”, ad Apecchio le scene dentro l’osteria ed un efferato delitto all’aperto

C’è attesa per l’uscita del film interamente girato nella provincia di Pesaro e Urbino, dove sarà possibile riconoscere luoghi, e non solo: Tagliolini: “Una grande promozione per il territorio”

APECCHIO – Sono tanti i luoghi del territorio provinciale che i cittadini potranno riconoscere nel film “La Banda Grossi. Una storia vera quasi dimenticata”, che sarà proiettato nelle sala cinematografiche italiane a partire dal 20 settembre.

“Una grande promozione per il nostro territorio, che è stato oggetto delle tante location del film, con scorci che vanno dalla Gola del Furlo alla Catena appenninica”, evidenzia il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Daniele Tagliolini, che aggiunge: “L’amministrazione provinciale ha messo a disposizione la Riserva naturale statale ‘Gola del Furlo’, di cui è ente gestore. Ma oltre ai numerosi enti locali, si sono messi in gioco anche i cittadini. Ad Apecchio, ad esempio, va segnalata la sensibilità di un privato che ha messo a disposizione il proprio casolare per girare le scene all’interno dell’osteria”.

Si tratta della locanda in cui il bandito Terenzio Grossi e gli altri briganti andavano a festeggiare dopo rapine, violenze e omicidi. Il regista Claudio Ripalti, che è anche lo sceneggiatore del film, ha ricostruito fedelmente l’ambiente, proponendo una classica osteria dell’epoca (siamo nel 1860), dove si beveva e giocava a carte a lume di candela e davanti al camino acceso. Ad Apecchio la troupe si è fermata 6 giorni ed oltre alle scene all’interno della locanda ha girato anche varie scene all’aperto, tra cui quella di un delitto.

Tante le curiosità che hanno riguardato anche gli altri territori proposti nel film (Gola del Furlo, monti Catria, Pietralata e Nerone, angoli di Urbino, Fermignano, Petriano, Gallo di Petriano, Acqualagna, Urbania, Sant’Angelo in Vado, Borgo Pace, Isola del Piano, Cagli, Fossombrone e Frontone) e diverse le comparse, tra personaggi particolari ed artisti del territorio. Ma per saperne di più, l’invito del produttore Enrico Ripalti (Cinestudio di Fermignano) è quello di andare al cinema ad assaporare questa storia, a metà strada tra realtà e fantasy, che riporta al western all’italiana, con aspetti comuni al poema epico, al Romanticismo e al romanzo d’avventura.

 

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