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Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“Il sogno del partigiano Sam”, il 22 marzo film documentario su Samuele Panichi

Alle ore 21, Sala conferenze Fondazione XXV Aprile (ingresso libero), nell’ambito del progetto “Biografie della Memoria”

PESARO – Nell’ambito del progetto “Biografie della Memoria 2019”, venerdì 22 marzo, alle ore 21 a Pesaro, nella Sala conferenze della Fondazione XXV Aprile (via Salvatori 17) verrà proiettato il film documentario “Il sogno del partigiano Sam: l’avventurosa vita di Samuele Panichi, dalle lotte dei minatori in Pennsylvania alla Guerra di liberazione sull’Appennino umbro marchigiano”, per la regia di Gianfranco Boiani, con ricerca storica di Giorgio Bianconi (ingresso libero).

Si tratta della seconda di 6 proiezioni organizzate dalla Fondazione XXV Aprile in collaborazione con Anpi, Arci, Iscop, Biblioteca Bobbato, Udi, associazioni “Partenia” e “Battaglia di Paravento”, con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino, curate dal circolo culturale cinematografico “Eidos” di Pesaro e dedicate alla Guerra di liberazione e alla Shoa. Alla presentazione interverranno il presidente del CdA Fondazione XXV Aprile Gastone Balestrini, il presidente del Comitato Arci di Pesaro e Urbino Matteo Spallacci, il regista Gianfranco Boiani e lo storico della Resistenza Giorgio Bianconi, con lettura di brani delle memorie di Panichi da parte dell’attore Massimo Ciavaglia.

“Samuele Panichi, nato a Pianello nel 1888 – spiega Boiani – fu un personaggio tra i più rappresentativi della Resistenza al nazi-fascismo sull’Appennino umbro – marchigiano. Il film ripercorre la sua vita a partire dal ritrovamento, grazie al lavoro di ricerca condotto da Giorgio Bianconi, del suo memoriale, che ha fatto emergere molti aspetti inediti”.

Lavorando come minatore in Pennsylvania, dove era emigrato a 19 anni, Panichi divenne un esponente del movimento sindacale americano, l’Industrial Workers of the World. Nel 1920 fu tra i promotori della campagna di solidarietà per Sacco e Vanzetti. Amico di Nicola Sacco, venne lui stesso arrestato ma riuscì a fuggire clandestinamente e tornare in Italia. Salvò dalla deportazione numerose famiglie ebree. “Sull’impegno di Panichi a favore del popolo ebraico – spiega ancora Boiani – il film propone la testimonianza di Loredana Orbach, figlia di Abramo Orbach e nipote di Isacco Orbach, che combatterono al fianco di Samuele, oltre a testimonianze di quanti conobbero Panichi più da vicino, come Walkiria Terradura ed il comandante partigiano Giorgio De Sabbata”.

Nella foto: Al centro Samuele Panichi con due partigiani

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