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Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“I colori della vita”, sabato 10 settembre a Vallefoglia si inaugura la mostra di pittura in ricordo di Alfideo Mili

Su iniziativa del Comune, fino al 30 settembre al Centro culturale “G.Santi” di Colbordolo verranno esposti 40 dipinti ad olio e 80 disegni a china, in bianco e nero, gessetto, cera. Ingresso libero

VALLEFOGLIA – “I colori della vita” è il titolo della mostra di pittura in ricordo dell’artista Alfideo Mili, che verrà inaugurata sabato 10 settembre, alle ore 17, al Centro culturale “G.Santi” di Colbordolo di Vallefoglia (via Roma, 16) dal sindaco Palmiro Ucchielli, dall’assessore alla Cultura Mirco Calzolari e dalle figlie dell’artista, Frine e Diana Mili, con l’intervento della storica dell’arte Grazia Calegari.

L’esposizione, promossa dal Comune di Vallefoglia, propone 40 opere dell’artista scomparso nel 2015 ad 89 anni, che attraversano un vasto arco temporale (dal 1976 al 2014) spaziando dai soggetti legati al mondo del lavoro ai paesaggi, dagli astratti alle scene di caccia, fino ai temi floreali. Una pittura ad olio luminosa, che riflette la profondità d’animo di Alfideo Mili, definito dalla critica “il pittore della luce” proprio per la sua capacità di catturare la bellezza e la libertà della campagna, delle case, degli animali, delle figure umane e di restituirli nella luce e nella pienezza solare.

Accanto ai dipinti, la mostra propone 80 disegni a china, pastelli, acquerelli, cera, pennarelli, che evidenziano anch’essi l’animo di un uomo di grande spessore culturale, schietto e realista nella vita di tutti i giorni, molto legato alla famiglia, fortemente impegnato nell’attività politica e istituzionale (fu anche consigliere provinciale) e al tempo stesso di grande sensibilità e amore per la natura e gli esseri umani.

“Con Alfideo Mili - ha evidenziato in conferenza stampa il sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli - c’è stato un rapporto di amicizia, simpatia, è stato per me anche un maestro di vita dal punto di vista politico istituzionale. Credo che non ci sia nessun altro pittore locale con un radicamento così profondo sul territorio. Conosceva meglio e più di tutti le bellezze ambientali, i paesaggi, i calanchi, i boschi della provincia. Era un dovere, oltre che un piacere, dedicargli una mostra”.  

“Conoscevo Mili come paesaggista – ha sottolineato la storica dell’arte Grazia Calegari -, come quello che ha fondato ‘La Gavardiana’ a Pesaro, ma non sapevo che avesse frequentato la scuola del libro di Urbino e fosse stato allievo di Francesco Carnevali. Ci sono tematiche importanti nel suo percorso, quando tratta temi politici e sociali è vicino alla pittura messicana, al realismo di lotta politica. E sono temi politici anche quelli del lavoro, i seminatori, i contadini, i marinai, i raccoglitori di olive, queste opere si discostano da altri artisti del territorio”.  

Nato ad Urbino nel 1926 e vissuto a Pesaro, Alfideo Mili studiò all’Istituto di Belle Arti di Urbino. Il suo nome è nell’Albo d’Oro del liceo artistico “Scuola del libro” di Urbino poiché nel 1948, giovanissimo allievo della sezione di Xilografia, risultò primo del corso di perfezionamento disegnando ed incidendo nel legno 18 xilografie originali, le figurine ed i caratteri che adornano il saggio “Storia di Sant’Onofrio”, curando anche la pagina tipografica e l’impaginazione dell’opera, prodotta in 200 copie numerate su carta Urbinas. Numerose negli anni le sue mostre, soprattutto a Pesaro, nella Sala Laurana del Palazzo Ducale. Proprio nel Palazzo della Prefettura lo scorso anno, a pochi mesi dalla morte, le figlie hanno allestito un’esposizione che ha riscosso grande successo di critica e di pubblico.

“In giro per la provincia – hanno evidenziato le figlie Frine e Diana Mili – ci saranno circa 1500 dipinti di nostro padre. Ci vorrebbero dieci mostre per far conoscere tutte le opere, è stato faticoso scegliere i soggetti, fare una selezione. C’è una continuità di colori, i quadri trasmettono tutta la sua energia e vitalità. Il giallo, che esprime la trebbiatura, era il colore che nostro padre amava di più. Era un gran trascinatore”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche amici e parenti di Alfideo Mili, che hanno ricordato la sua figura umana ed artistica.

La mostra a Colbordolo di Vallefoglia resterà aperta fino al 30 settembre, con orario dalle 16 alle 20. Ingresso libero.

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