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Origine: Informazione e stampa - Autore: n.g.

“I cacciatori sanno chi sta davvero dalla loro parte”

Ucchielli risponde alle polemiche sollevate da Ansuini sulla situazione della caccia e le promesse fatte dal Governo Berlusconi

FANO. Trasmettiamo di seguito l’intervento del presidente Palmiro Ucchielli sulle questioni sollevate dal consigliere fanese di Fi Vittorio Ansuini a proposito della situazione della caccia nel nostro territorio.

Intervengo sulla polemica sollevata da Vittorio Ansuini perché credo di avere le carte in regola per alzare la voce a difesa dei cacciatori, i quali hanno comunque la capacità intellettiva per capire chi sta concretamente dalla loro parte e chi invece fa solo promesse.

Il Governo a cui è legato il partito di Ansuini ormai da anni promette una nuova legge che modifichi sostanzialmente la n.157 del ’92, assicurando l’ampliamento dei periodi di caccia (agosto – febbraio) e quello delle specie cacciabili, la semplificazione dell’accesso agli Ambiti territoriali di caccia e la liberalizzazione della caccia su tutto il territorio nazionale.

L’unica certezza, finora, è stata la tripla tassa cui i cacciatori sono stati assoggettati senza che una nessuna voce si alzasse per contrastarla, salvo la mia e quella di pochi altri.

Vorrei ricordare l’assurda disposizione del Ministro degli Interni che ha costretto tutti i cacciatori a recarsi presso un medico legale per la visita di idoneità psicofisica all’uso delle armi con un costo da sostenere mediamente di 50 euro.

Con la manovra finanziaria del governo si va ancora una volta a colpire i cacciatori con un aumento delle tasse governative di licenze di porto di fucile anche per uso caccia di ben 38,99 euro a cui automaticamente ai sensi della legge nazionale vanno aggiunti altri 19,44 euro per la tassa regionale, per un aumento complessivo di 58,33 euro.

Questi sono i fatti e le promesse del Governo Berlusconi, e ho la certezza che i cacciatori sappiano distinguere chi è dalla loro parte, chi da sempre prende posizione a difesa di una attività prevista e regolamentata dalle leggi dello Stato.

I voti dei cacciatori contano come i voti di tutti i cittadini che hanno una maturità ed una capacità di scelta ben oltre quella che pensa il signor Ansuini ed ancora una volta proprio i cacciatori sapranno dare il loro consenso alle forze politiche e agli uomini che non hanno mai fatto promesse, ma operato quotidianamente a difesa di una categoria troppo spesso bersagliata da gabelle assurde che fanno intravedere una strategia governativa di privatizzazione dell’attività venatoria.

 

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