Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“Gli affreschi dell’Oratorio di San Giovanni a Urbino”, si presenta il libro di Dante Piermattei e Claudia Caldari

Martedì 18 giugno, alle 18 ad Urbino, nella sede della Provincia. Interverrà, tra gli altri, la Soprintendente per i beni storici e artistici delle Marche Maria Rosaria Valazzi. Ingresso libero

URBINO – Verrà presentato martedì 18 giugno, alle ore 18 ad Urbino, nella sede della Provincia in Piazza della Repubblica 3 (Sala “Erivo Ferri”), il libro “Gli affreschi dell’Oratorio di San Giovanni a Urbino”, scritto da Dante Piermattei e Claudia Caldari e realizzato da Grapho5 Edizioni con il contributo della Provincia di Pesaro e Urbino, del Consiglio Regionale delle Marche e della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.

Il volume valorizza e fa conoscere un bene di grande interesse storico e artistico come il ciclo di affreschi quattrocenteschi dipinti nell’oratorio urbinate dai fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni. Un patrimonio di rara bellezza, già documentato nella prima edizione del volume, pubblicata nel 1991 ed ormai introvabile, che gli stessi autori hanno oggi riportato alla fruizione degli amanti dell’arte, dei visitatori e degli stessi cittadini, per far apprezzare in tutti i suoi aspetti lo stupendo ciclo pittorico.

Alla serata di presentazione, aperta a tutti, interverranno il vice presidente e assessore alla Cultura della Provincia Davide Rossi, il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, il priore della Confraternita di San Giuseppe Sergio Pretelli (in rappresentanza anche della Confraternita di San Giovanni) e la Soprintendente per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici delle Marche Maria Rosaria Valazzi, oltre naturalmente agli autori.

Colpisce, sfogliando il libro, la ricca esplosione di immagini e suggestioni. I due autori sono riusciti a riproporre, con testi e foto, la magia dei colori che sprigiona dalle pareti dell’Oratorio di San Giovanni, invogliando i lettori ad entrare nel tempio per vivere da vicino quella spiritualità e bellezza.  

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