Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

Ex carcere

Il presidente Ucchielli replica a Comandini

“Considero estremamente significativa la nota di Paolo Emiliani Comandini, pubblicata su ‘Il Resto del Carlino’ del 30 maggio, sull’operazione che ci accingiamo a realizzare sull’ex carcere minorile di Pesaro. L’intervento, infatti, mi fa riflettere su come la politica del centro destra sui beni pubblici, ed in particolare su quelli che fanno parte del nostro patrimonio culturale, sia profondamente alternativa a quella perseguita dal centro sinistra.

La politica del centro destra, con la legge che istituisce la “Patrimonio S.p.A”, approvata il 15 giugno 2000, e le azioni del ministero dell’Economia tese ad alienare il nostro patrimonio culturale, evidenzia con estrema chiarezza il profondo disinteresse verso i beni culturali ed un utilizzo dei beni pubblici solo per ripianare il bilancio e fare cassa, con la triste conseguenza di disperdere un grande patrimonio. Il meccanismo attivato dal Governo con il ‘decreto Urbani’ prevede la possibilità che un bene venga dichiarato dalle Sovrintendenze ‘bene di interesse culturale’ (impedendone quindi la vendita) nei 120 giorni dal ricevimento della richiesta e se ciò non avviene scatta il ‘silenzio assenso’, consentendo di fatto la vendita dell’immobile. E’ chiaro che, a fronte di numerose richieste, tra l’altro prevedibili, le Soprintendenze in soli 120 giorni non potranno sicuramente evadere tutte le domande, con il risultato che si può facilmente immaginare.

A fronte di questa politica scellerata, la Provincia ha attivato da ben cinque anni una politica di valorizzazione dei propri beni, collegandola con il recupero e anche l’acquisto di beni di valore storico architettonico e ambientale. Non ultimo, ci accingiamo all’affascinante recupero dell’ex carcere minorile.

Va detto in primo luogo che il bene, acquisito rivendicando il diritto di prelazione, viene restituito alla città di Pesaro e a tutti i cittadini della provincia, soprattutto ai giovani. In particolare, il complesso monumentale dell’ex convento (2.498 mq.) è destinato a Centro per l’impiego e la formazione professionale; l’edificio che ospitava le celle dell’ex carcere lungo via Bertozzini (1.987 mq.) viene destinato a spazi pubblici e di uso pubblico, oltre a centri per l’aggregazione giovanile, sociale, culturale; viene mantenuta l’ampia area scoperta a verde pubblico attualmente occupata dal campo si calcio ( 7.863 mq). Rispetto a quanto asserito, che ‘il progetto privato avrebbe previsto meno edificazione rispetto a quella che si propone di realizzare la Provincia con gli altri Enti’, va detto che nel PRG erano previsti 2.209 mq. di nuova edificazione, ma anche la demolizione di numerose superfetazioni. Con la nuova previsione si intende recuperare anche queste superfici che si vanno ad aggiungere a quelle previste dal PRG. Faccio fatica a comprendere come tutto ciò possa essere ‘a danno della comunità dei cittadini’ i quali, sicuramente, qualora le Amministrazioni non avessero acquisito il bene, avrebbero usufruito di 5.875 mq. di verde all’interno di un intervento privato per almeno 6.694 mq. di superficie utile”.

 

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